A year in music. Il nostro 2013 in 20 dischi
10. The Men – New Moon. L’album folk (?) dei The Men è un tripudio di colori, atmosfere e sfumature. Licantropia caledoscopica per la loro luna nuova.
9. Matthew E. White – Big Inner. Il nuovo guru del soul in tutto il suo splendore, tra groove e psichedelia, pop beatlesiano e carezze spiritual. Esordio dell’anno.
8. Dirty Beaches – Drifters/Love Is The Devil. La città, la notte, la solitudine, le periferie, la malinconia, la nebbia, le luci brulicanti, l’assenza, la presenza: questo è Dirty Beaches, vestito al meglio, in un disco sontuoso.
7. Mikal Cronin – MCII. Dove si incontrano fuzz e melodia, be’ lì c’è Mikal Cronin ad attenderli con la sua chitarra e le sue canzoni, in perfetto equilibrio e senza sbavature.
6. Arcade Fire – Reflektor. Ogni aggettivo è diventato superfluo per la band di Montreal che ha conquistato il mondo. Ancora un punto a segno per loro, anche se un pelino più in basso. Ma ci sono dei pezzi memorabili, che rimarranno per sempre, qui dentro. Quali? Scopritelo da voi.
grazie! meno male ci siete ad aggiornarci un pò… a year in music sempre tanto apprezzato
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