A year in music. Il nostro 2013 in 20 dischi

5. Kevin Morby – Harlem River. Velvet Underground e Dylan dietro questa ode a New York dal sapore ferroso di sangue e ruggine. Un disco semplice e bellissimo, che va dritto al cuore senza perdersi in fronzoli e chincaglierie. L’arredamento non conta quando gli interni sono così pieni.

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4. Yo La Tengo – Fade. Ogni volta che lo faccio girare la mia espressione facciale prende questa piega 😮  – Giganti.

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3.Vampire Weekend – Modern Vampires Of The City. Il capolavoro di Ezra Koenig e soci. Un disco in tinte bianche e nere, la semplicità pop unita alla complessità del mondo contemporaneo. Toccante e perfetto.

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2. Futurebirds – Baba Yaga. La sorpresa dell’anno: un folk/contry/rock di altissima fattura. Canzoni bellissimi, approccio live, atmosfere rarefatte in un disco lungo e denso come la vita. Fidatevi, dovete impossessarvene.

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1. Okkervil River – The Silver Gymnasium. Will Sheff possiede le chiavi del mio cuore, vi ci parla direttamente, lo fa con passione e confidenza, lo fa con una sensibilità affine. Quando senti che delle band sono così vicine al tuo sentire, e che non ti tradiscono mai, neanche a volerlo, non puoi che fargli un inchino e tributargli tutti gli onori possibili. Best Record of 2013, senza ombra di dubbio.

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