Martha Argerich in concerto con musiche di Schumann

Mettete insieme una pianista di fama internazionale, alcuni dei brani romantici più intensi della storia e una serata in favore della beneficienza: ecco il giusto mix di un evento perfetto. Purtroppo non sono stati molti i fortunati a poter assistere il 21 maggio 2010 al concerto di Martha Argerich a Roma presso l’auditorium dell’Università Cattolica del Sacro Cuore: i biglietti sono esauriti in tempo record, lasciando molti aspiranti spettatori a bocca asciutta. Eppure, l’evento è stato irripetibile, e rimarrà impresso a lungo nella memoria dei presenti.
Martha Argerich è tra i pianisti contemporanei più bravi ed apprezzati, accanto a una tecnica impeccabile ha una capacità d’interpretazione rara che le permette di “vivere” ogni brano, suonando tutto ciò che c’è al di là dello spartito. La pianista non era sola sul palcoscenico ma accompagnata da un quartetto d’archi: le violiniste Sonig Tchakerian e Gabrielle Shek, Lyda Chen alla viola e Enrico Bronzi al violoncello.
In programma quattro opere cameristiche di Robert Schumann, in occasione del bicentenario della nascita del compositore romantico. La serata si è aperta con i Phantasiestücke per violoncello e pianoforte op. 73, opera composta da tre movimenti che si susseguono in un’accelerazione espressiva e legati da un Lied che fa da filo conduttore. A seguire, la Sonata in re minore per violino e pianoforte “Grosse Sonate” op. 121, dai toni introspettivi e fatalistici, composta negli ultimi periodi di lucidità prima della malattia mentale che colpì Schumann. Dopo una breve pausa, i Märchenbilder, quattro pezzi per viola e pianoforte op.113, hanno riaperto il concerto. Nell’esecuzione, accanto a Martha Argerich, la figlia Lyda Chen alla viola per regalare al pubblico un impeccabile duetto. Per il finale i cinque musicisti si sono riuniti sul palco chiudendo lo spettacolo con l’interpretazione del Quintetto in mi bemolle maggiore op. 44, una delle creazioni cameristiche più note e apprezzate di Robert Schumann, composta nel 1942 dopo una lunga gestazione e una serie di tagli e ripensamenti.
Con questo concerto si è conclusa la stagione 2009-2010 della Filarmonica Romana. L’evento ha avuto anche uno scopo benefico: l’Accademia Filarmonica Romana è tra i sostenitori della Fondazione per la ricerca in oncologia pediatrica del Policlinico Gemelli.

“Martha Argerich in Quintetto”
Auditorium dell’Università Cattolica del Sacro Cuore
Largo Francesco Vito 1, Roma
Venerdì 21 maggio 2010 ore 21
Martha Argerich pianoforte
Sonig Tchakerian e Gabrielle Shek violini
Lyda Chen viola
Enrico Bronzi violoncello