L’eleganza del pensare: pagine e pentagrammi ispirati dalle Muse

Franco Battiato: un nome e un cognome che racchiudono un universo sonoro complesso e profondo, stratificato nella comunicazione, che da 40 anni pervade l’Italia. La pagine del libro di Christian Zingales (i suoi articoli si possono leggere su Blow Up e su XL, il mensile musicale di Repubblica) sono il risultato di un’attenzione “filologica” ai testi delle canzoni, di un ascolto concentrato delle interviste e di una visione sostanziale del cinema dell’artista siciliano.

Battiato on the beach si apre con un salto all’indietro nel tempo, portandoci nel 1981, anno in cui l’Italia attraversava una fase negativa: decadenza, inflazione, lo scandalo del Banco Ambrosiano, le Brigate Rosse. Alla decostruzione sociale italiana si oppone la configurazione, anche commerciale, del cantante, che con i suoi toni suadenti e crudi intraprende un intimo percorso di conoscenza.
Da qui ha inizio la riflessione trasversale di Zingales, il quale, percorrendo gli anni di carriera dell’artista (dai primi anni ’70 fino all’ultimo lavoro del maggio 2010), riesce a scrivere un libro che si trasforma in una sorta di contenitore dell’“intelletto Battiato”. In questa prospettiva, le vie della riflessione e del pensiero si impongono nel lettore come un dialogo maieutico, permettendo la consapevolezza di ciò che si sta leggendo.

Grazie all’omogeneità tra il libro e i testi delle canzoni dell’artista, chi legge oscilla, come un pendolo, tra la contemplazione della parola scritta e la fantasticheria di mondi possibili. Servendosi dell’accurata analisi che Zingales opera sui brani musicali, la coscienza si inabissa in acque profonde esistenziali, sollecitata anche dai numerosi riferimenti filosofici presenti in Battiato. Il libro si trasforma in un seme fecondo per la mente: elude e polverizza il radicato, l’imperturbabile, il conformismo e la comodità di pensiero.

La storia artistica di Battiato è raccontata magistralmente da Zingales con la descrizione delle parole dei testi delle canzoni, percepite sia nella loro nascita sia nell’impianto creativo di un uomo che, nato tra il profumo del mare siciliano e delle zagare, ha fatto della sua vita lo slancio verso il superamento dei limiti umani. Si nasconde nei capitoli una sensibile compartecipazione emotiva dell’autore stesso, sensibilità che gli ha permesso di “parlare” dell’artista senza banalità, senza retorica.
Zingales e Battiato si fondono in unica cellula concettuale, che trova ospitalità nelle pagine del libro: il pensiero s’innalza al di sopra del contingente, si riavvicina allo spirito di curiosità e di conquista del significato della parola. Più in particolare le osservazioni dell’autore affrontano al cuore suoni e immagini della carriera di Franco Battiato, servendosi del rapporto tra testo e contesto, fra suono organizzato e cultura, fra analisi e descrizione musicale e analisi e descrizione degli aspetti non – musicali della musica (simbolici, sociali, psicologici e filosofici).

Ciò che si intende sottolineare è il carattere estremamente articolato e dialettico della posizione di Zingales, nella ricerca intorno al comportamento musicale dell’uomo Battiato, che gli consente di evitare soluzioni troppo facili. Al centro di tutto c’è il processo cognitivo e il momento in cui si vive la musica, e questa si rivela nel rapporto produzione artistica (Battiato) / produzione letteraria (Zingales). Battiato on the beach risulta essere un manifesto di come le Muse siano in grado di ispirare e di come l’uomo può aprirsi e “allenare la mente a nuovi stati di coscienza”. (F. Battiato, Personalità Empirica).

Titolo: Battiato on the beach
Autore: Christian Zingales
Editore: Arcana
Dati: 2010, 210 pp., € 17, 50

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