Bauman-Galimberti: dialogo a distanza nel mare della psicoterapia

Nel libro Il nostro mare affettivo (resoconto di un convegno del 2010 della Federazione italiana delle associazioni di psicoterapia) c’è uno stimolante confronto a distanza tra il sociologo più famoso al mondo, Bauman, l’inventore della ‘”iquidità” e Galimberti, filosofo fenomenologo che cerca oltre il sintomo l’origine non solo freudianamente del “disagio della civiltà” ma dei mali collettivi e oggi universali. Quale il ruolo e il senso delle psicoterapie?

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Maria e Giuseppe: l’infanzia in manicomio. Storie di bambini eccitati

Maria e Giuseppe in manicomio è un’eccezionale testimonianza: un libro unico che grazie alla sensibilità e alla lunga attività di ricerca del pediatra Ezio Sartori negli archivi del Centro studi del museo della mente del Santa Maria della Pietà di Roma restituisce voce a bambini che mai la ebbero, ignorati dalla storia ufficiale. Tutti quelli che tra il 1914 e il 1974 furono ricoverati nei due padiglioni pediatrici del manicomio romano. Storie drammatiche e quasi mai raccontate di infanzie negate, vite non vissute.

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Naufragi mediatici e cronache di altri inabissamenti: la storia della Querina

Le voci che vengono dal passato spesso sono più vive di noi viventi e ci raccontano delle nostre distorsioni mentali e mediatiche o di un letargo di sensibilità e coscienza. In questo caso, voci di sopravvissuti a un naufragio del 1400 (Il naufragio della Querina) stanno a raccontare la potenza del mare, la paura, la disperazione, l’importanza del rispetto dei ruoli e delle regole dal comandante all’equipaggio, e ristabiliscono il senso delle proporzioni tra ciò che è degno di nota e ciò che è marginale, tra uomo e natura.

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Il femminile traumatizzato e il “pericolo” della sua natura divina

Il femminile traumatizzato è un’indagine medico-antropologica di come il potere patriarcale abbia costretto la donna in Occidente a rimuovere l’istinto di aggressività e mettere a tacere la sua integrità spirituale che fonda il suo essere sacralità incarnata. Il corpo femminile però attraverso i sintomi ha raccontato nei secoli e continua a raccontare una storia diversa: il bisogno femminile di re-incarnarsi senza più subire mutilazioni e cesure, tanto materiali quanto culturali e simboliche, per realizzare il proprio vero sé. Solo a partire da questa svolta si può avviare in Occidente una storia umana che sia dialogo e non monologo di voce sola, maschile e neutra.

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Eco a se stesso: la metamorfosi di un poeta “malato”

Un saggio scritto dallo psichiatra e psicoanalista Marco Alessandrini pubblicato qualche anno fa, ripercorre la storia eccezionale di Friedrich Hoelderlin. Certo è poeta non perché malato, ma la schizofrenia con le sue condotte nel suo caso diventa distanza che permette al poeta di diventare eco di se, suono puro scorporato dalle circostanze materiali, canto del mistero dell’essere e della vita.

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La vera storia di Babbo Natale, il dio dei bambini inventato dai grandi

La vera storia di Babbo Natale, scritto a quattro mani da un padre psicologo e un figlio antropologo, esplora la storia del Natale, simbolica e materiale, fino all’avvento di Babbo Natale, dio capace di sbaragliare qualsiasi concorrenza perché divinità dei bambini per eccellenza che non ha bisogno di religioni o fedi. In qualità di donatore bonario, Babbo Natale è l’unico sopravvissuto alla moria dei padri. Il libro ricerca i motivi per cui i bambini credono in lui e perché i grandi li educano dicendo bugie ‘a fin di bene’.

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Corpo, riflessione, immagine: una trinità di senso multiverso

Corpo, riflessione, immagine: un saggio originale e articolato a cura di Simonetta Putti e Ferdinando Testa da poco pubblicato dalla casa editrice Alpes, raccoglie contributi sul modo di declinare, integrare o far stridere l’imprescindibile “trinità” nella stanza dell’analista, nelle produzioni culturali di vario genere e negli ambiti del nostro vivere.

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Vieni! C’è una strada nel deserto per leggere la Bibbia in chiave junghiana oltre Jung

La strada nel deserto è un insolito saggio ermeneutico appena edito dalla casa editrice Alpes. L’autore, Antonio Dorella, celebra in modo originale i 50 anni trascorsi dalla morte di Jung. Pochi sanno che il padre della psicologia analitica ha avviato una lettura nuova della Bibbia aprendo le porte a nuovi sviluppi dell’esegesi biblica e a intersezioni non sempre lineari tra religione e psicologia.

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