Cosa si nasconde dietro ‘Il bacio di Jude’

1. Jude

Devo partire da una premessa. Il fantastico non è il mio campo, sono digiuno di fantasy e avrei qualche problema a descrivere l’avvento della narrativa Young-adult. Ma se è vero che crescere non cancella mai del tutto quel che siamo stati, proprio la letteratura ci consente di spaziare tra le età della vita superando le imposizioni anagrafiche. Non solo. Il realismo è un’accezione abusata, qualsiasi descrizione del reale lo ricrea e lo trasforma. L’unica criterio di verità di un’opera, sul piano formale, è l’adesione allo stile che ha permesso alla sua struttura di compiersi. Così succede che mi capiti fra le mani Il bacio di Jude, romanzo d’esordio di Davide Roma – ascrivibile all’Urban Fantasy secondo la dizione corrente. Ho iniziato a leggerlo con un certo scetticismo, poi le pagine hanno preso a voltarsi quasi da sole, e in breve tempo, senza il minimo sforzo, stavo terminando l’ultimo capitolo. Sarà forse che venivo da letture non proprio scorrevoli, quel tipo di libri che ti lasciano molto – non c’è dubbio – e spesso, tra le altre cose, anche un certo mal di testa e il desiderio di prendere una boccata d’aria. Questo ha rappresentato per me la storia di Jude: un’oasi di divertimento in un periodo, anche sul piano personale, non certo fra i più lievi.

2. AmberJude ama il cinema, la musica e vive a Twindale, una cittadina tranquilla vicino a Boston, Massachusetts. Ha diciassette anni e sta iniziando l’ultimo anno dell’High School. Ha due genitori che lo venerano, un amico nerd genialoide, Big Head, e un rivale dichiarato, Stradlater, il classico bullo della scuola. Senza darlo a vedere, Amber, una punk introversa e rossa di capelli, è innamorata di lui. Ma quando Jude vede la nuova arrivata, Emily, bionda ed eterea, si prende subito una “cotta colossale”. Jude mal sopporta le regole; in biblioteca, proprio durante una punizione, verrà a conoscenza di un fatto di sangue accaduto, molti anni prima, nel sotterraneo della villa dei suoi genitori. In quel sotterraneo scoprirà il suo passato e incontrerà il suo destino (forse, il destino del mondo). Il ragazzo è tutto meno che un essere umano come gli altri: «a diciassette anni tutti credono di esseri potenti. Invincibili. Immortali. Jude lo era davvero». Una società segreta, la Golden Dome, vuole servirsi di lui per asservire il mondo. Come dissero a Spiderman, «da un grande potere derivano grandi responsabilità»: riuscirà Jude a  governare il suo “demone”? Potrà essere “soltanto un ragazzo”? Qual è il misterioso legame con Amber? Soprattutto, saprà districarsi in un complotto internazionale dove niente è ciò che sembra?

3. EmilyIl realismo è un’accezione abusata, dicevamo sopra. Il soprannaturale, il fantasy, sono una chiave per rappresentare le inquietudini universali dell’adolescenza, l’ansia e la paura di diventare adulti, il tentativo di nascondersi e la rabbia di non riuscire ad esprimere quel che si è veramente. Essere, immortali, invincibili: non ci si sente così, da ragazzi, quando si vola sospinti dal primo amore? Se l’anima gemella fosse ad un solo passo, ma noi fossimo così ciechi da non vederla? Crescendo guardiamo in un’altra luce i nostri genitori, la scuola, il “sistema dei valori”. Siamo scossi dal dubbio che la nostra strada sia stata dettata da altri, dall’idea di quel che dovevamo essere più che dalla ricerca di una vera attitudine. Jude è Shaitan, Jude è solo un ragazzo.

Non sono un esperto di Young Adult, d’accordo, ma qualche riferimento l’ho colto anch’io. Si tratta di suggestioni soprattutto visive. L’ambientazione rimanda alle teenage series americane, l’innesto del soprannaturale in ambiente High school si rifà a Buffy l’ammazzavampiri di Jess Whedon, mentre l’inizio del racconto e il triangolo amoroso a Dawson’s Creek. Si respira poi senz’altro l’aria di Ritorno al futuro, e il personaggio di Stradlater è ricalcato su quello di Biff Tannen, costantemente ridicolizzato da Marty McFly. L’influsso della graphic novel (Alan Moore, From Hell), convive insieme a topoi classici come Dracula di Bram Stoker o la volontà di potenza di Nietzsche. La trilogia di Batman di Christopher Nolan (nume tutelare di Davide Roma), presiede allo sviluppo di una saga in tre parti, la prima delle quali, appunto, è Il bacio di Jude. Non resta dunque che attendere il prossimo capitolo – per scoprire se il nostro eroe si lascerà o meno sedurre dal suo lato oscuro.

CoverTitolo: Il bacio di Jude
Autore: Davide Roma
Editore: Sperling & Kupfer
Dati: 2013, 289 pp., prezzo € 17,90

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