Deep in the Woods
https://player.soundcloud.com/player.swf?url=http%3A%2F%2Fapi.soundcloud.com%2Ftracks%2F61213076 Woods – Bend Beyond by ciaciod
La forma canzone è tenuta in maggior conto, e lo si vede dalla durata dei pezzi: solo Bend Beyond supera i quattro minuti, i restanti brani si tengono intorno ai due minuti, e gli squarci psichedelici sono affidati ad intermezzi come Cascade o a canzoni ristrette come Find Them Empty o la californiana Size Meets The Sound. Il resto sono ballad agrodolci le cui liriche oscure sembrano venire da qualcosa di sofferto e doloroso. In Is It Honest, per esempio, le parole fanno da contraltare alla melodia, insolitamente radiosa: you’d dream we’d move closer to sunset / but it’s so fucking hard; in Lily – splendido puzzle che di secondo in secondo si arricchisce di un nuovo strumento in un crescendo che termina però brusco e improvviso, come fosse michelangiolescamente incompleto – c’è il racconto della nostalgia: what a wonderful waste /oh those were the days; stessi temi in Back To The Stone – ideale seguito della dolce e bellissima It Ain’t Easy, solo a bpm aumentati (la pioggia cantata nel pezzo la puoi quasi sentire addosso): walking down streets / back to the stone /covering eyes /wandering off to see how we used to; ma è con Impossible Skys che il disincanto raggiunge la sua forma più completa e concreta: it’s not our time, it’s horrible I’m awake / it’s not our turn, looking up i can see the most impossible skies awake / it’s not our time, it’s horrible I’m awake.
Una menzione la meritano anche Cali In A Cup, malinconica canzone invernale, da tazza fumante e primo singolo dell’album, e la cupa Something Surreal i cui accordi chiudono un disco che è più di un piccolo gioiello. I puristi e i fan della prima ora storceranno un po’ il naso, diranno che la band si è normalizzata, passando a strutture e forme più canoniche e meditate. Però, per come la vedo io, questa è la svolta che stavo aspettando dai Woods: una maggiore attenzione alla canzone in sé, spogliata di tutti i fronzoli da jam, insomma un dedizione al songwriting in generale perché se c’è un talento cristallino nei Woods è proprio questo, quello di scrivere delle bellissime canzoni.