Eneide, emblema di migranti, in scena tra le rovine romane

Magnifica l’ambientazione del Foro di Augusto di Roma per lo spettacolo itinerante Eneide di Virgilio per la regia di Roberto Marafante, nella XIV edizione della manifestazione Passaggi Segreti.

Ore 21,30, Foro di Augusto.
Comincia il viaggio.
O forse sarebbe più corretto dire “i viaggi”, gli itinerari in questa serata d’estate tra le rovine romane sono più d’uno. Il primo è quello rappresentato, la storia di Enea, dalla fuga da Troia fino all’approdo sulle coste laziali; il secondo è il percorso del pubblico che si muove, seguendo gli attori, attraverso il foro, ammirando gli antichi resti. Il terzo è invece un viaggio metaforico, si ripercorre la storia a ritroso, con l’opera di Virgilio che narra la nascita di Roma e il collegamento con la contemporaneità della situazione dei migranti. L’Eneide di Virgilio portata in scena da Roberto Marafante per la XIV edizione di Passaggi Segreti è questo e molto altro ancora.

Si accede al Foro Romano con la luce del crepuscolo, gli ultimi raggi di sole appaiono fiochi dietro le rovine marmoree delle antiche colonne e rischiarano lo spiazzo già illuminato per lo spettacolo. Già solo questa veduta, la possibilità di potersi calare in un’atmosfera così vivida, rende la rappresentazione del passato più reale che mai, portando gli spettatori ad immergersi nel pieno della storia. Gli attori sono già lì, in posizione, in attesa di traghettare il pubblico in un tempo e in un luogo passati, per mostrare come si è arrivati a ciò che oggi siamo. L’Eneide che viene portata in scena è una riproposizione dell’opera di Virgilio in chiave moderna, i personaggi narrano brani scelti dal testo virgiliano ma le loro storie sono più che attuali. Il tema portante è quello dell’emigrazione: Enea è l’emblema del migrante moderno, esule dalla propria terra, costretto alla fuga per sfuggire, come tanti, alle guerre e alle persecuzioni, violento il distacco segnato dalla tristezza dell’abbandono della propria patria e dei propri cari.

“Si è scelto di portare all’attenzione del grande pubblico il popolo dei rifugiati politici e il tema dell’integrazione fra la cultura del paese ospitante e quella di appartenenza, mettendo in scena un’originale rielaborazione dell’Eneide”. Non è un caso che si sia decisa per il debutto dello spettacolo la data del 20 giugno, Giornata Mondiale del Rifugiato, in collaborazione con l’Associazione Centro Astalli, ovvero il Servizio dei Gesuiti per i rifugiati in Italia. Ma Enea non è solo un esule, è anche il progenitore del popolo romano, fondatore della Gens Julia di Augusto. Roma stessa nasce quindi dall’incontro di popoli. “Frammenti come schegge, illuminazioni, assaggi, distillazioni di umori, del più grande Poema della latinità. Se una “odissea” è sinonimo di un avventuroso viaggio verso la conoscenza, allora una “eneide” diviene sinonimo di un drammatico viaggio alla ricerca di una terra: è l’emigrazione di un popolo, la sua lotta per l’integrazione, la speranza di creare una nuova cultura. E il Popolo Romano è una stirpe nata dalla fusione di mille culture e pagata con il prezzo della tragedia, dell’amore, del sangue” si legge dalle parole del regista Roberto Marafante.

Non è un caso la scelta del Foro di Augusto come location, sul lato dei Fori Imperiali, tra i Mercati di Traiano e la Salita del Grillo: l’imperatore lo fece edificare come rappresentazione della magnificenza della sua dinastia, la Gens Julia, e parallelamente commissionò con lo stesso intento un poema epico a Virglio, dando lo spunto creativo per l’Eneide.  La rappresentazione si muove attraverso gli scorci più suggestivi del foro: dall’Esedra della Statua di Enea al tempio di Marte sino all’Esedra della Statua di Romolo. Gli attori guidano il pubblico e lo invitano ad accomodarsi sulle antiche pietre o su panche appositamente disposte. Nei diversi scorci vengono rappresentati gli episodi più salienti del poema virgiliano: il naufragio dei troiani sul Lido di Cartagine, il racconto di un’Enea ormai vecchio della sua fuga con il padre Anchise dalla città natale e le peregrinazioni attraverso i mari, l’abbandono dell’amata Didone che impazzita per il dolore si toglierà la vita maledicendo Enea, la morte del timoniere Palinuro, le profezia della Sibilla, fino all’arrivo alla foce del Tevere e lo scontro violento con le legioni italiche capeggiate da Turno per la mano di Lavinia, figlia del re Latino. In scena si alternano attori dalle grandi capacità, come Maurizio Di Carmine e Massimiliano Benvenuto, nei ruoli rispettivamente di Enea Vecchio e Enea Giovane, e Pierpaolo De Mejo che interpreta Turno, ma anche ballerini di breakdance, i De Klan, per una scelta insolita ma efficace e ben riuscita. Notevole è soprattutto la scena della battaglia finale rappresentata tramite la danza.
La pièce fa parte della manifestazione Passaggi Segreti che ogni anno, da quattordici anni a questa parte, propone spettacoli itineranti all’interno dei luoghi e siti storici di Roma. L’Eneide ha debuttato il 20 giugno e sarà in scena fino al 1 agosto, sono previste repliche tutte le settimane dal giovedì alla domenica alle ore 21,30, con prenotazione obbligatoria del biglietto al numero 06/6795130. Ulteriori informazioni sul sito www.passaggisegreti.it

“Eneide” di Virgilio
adattamento e regia ROBERTO MARAFANTE

con
Enea Vecchio – Maurizio Di Carmine
Enea Giovane – Massimiliano Benvenuto
Turno – Pierpaolo De Mejo
Palinuro e narratore – Martino Duane
Profugo e narratore – Francesco Acquaroli
Marinaio e guerriero latino – Alessio De Caprio
Didone – Pia Engleberth
Lavinia – Silvia Salvatori
Madre di Lavinia – Francesca Romana Succi
Danzatori – De Klan
Giuseppe Di Mauro – Osvaldo Manfredi – Danilo Simone Miconi
Luca Migliorese – Gabriele Seminara – Niccolò Squitti

Musiche – Marco Schiavoni
Costumi e ambientazione – Massimo Marafante
Coordinamento coreografico – Angela Cocozza

Debutto :  20 GIUGNO 2010 – Giornata Mondiale del Rifugiato
POI DAL 24 GIUGNO ALL’1 AGOSTO : DAL GIOVEDI ALLA DOMENICA
ORE 21.30

Foro di Augusto – Piazza del Grillo 1