Io ho quel che ho donato: ex-libris in mostra

Considerato il lavoro d’ingegno che c’è dietro a ogni libro, considerato il legame affettivo che con esso si crea, un legame esclusivo e di filiazione che mai si ripete, è chiaro che possa nascere l’esigenza di marchiare i propri volumi: per personalizzare la propria biblioteca o per fare in modo che alcuni libri, sempre generosamente prestati, possano un giorno ritrovare la strada di casa, ma soprattutto per testimoniare e suggellare il legame creatosi tra libro e lettore. Non a caso il timbro si appone a lettura ultimata.

E questa è consuetudine antica, nata quasi di pari passo con la stampa a caratteri mobili di Gutemberg: man mano che le biblioteche personali si ampliavano e visto il considerevole valore dei singoli esemplari, i lettori incominciarono a inserire tra le prime pagine dei libri degli “ex-libris” (“questo volume proviene dalla biblioteca di…): stampe di motivi decorati, spesso associati a un motto (celebri quelli ideati da D’annunzio), recanti il nome del proprietario.
Col tempo (il primo ex libris datato è quello che Albrecht Dürer eseguì nel 1516 per Gerolamo Ebner), visto il costo elevato delle singole stampe, si passò all’utilizzo di timbri, spesso commissionati ad artisti di rilievo: Mucha, Orlik, Beaedsley, De Carolis (negli ultimi decenni del XIX secolo gli ex-libris divennero materiale pregiato da collezione).

Da appassionata lettrice da sempre desidero un mio ex-libris (per il momento posseggo un piccolo timbro a forma di pecorella che imprimo sulla prima pagina dei miei volumi). Per questa ragione colgo al volo le occasioni (ultimamente non rare visto che alcuni ex-libris sono dei veri e propri pezzi d’arte) di vederne qualcuno in mostra.

ex-libris di Hans Knabensberg, Germania, 1470

Così è stato ieri: in una piccola libreria, “Libri necessari“, di Roma (Via degli Zingari 22/A)  sono in mostra (“Questo libro è mio!“) da qualche giorno gli ex libris dell’incisore Laura Stor.
Una libreria di libri usati che (caso rarissimo!) è davvero tale, con scaffali tappezzati di nutrite collezioni di volumi, tra i quali, spulciando, si possono trovare a pochi euro l’edizione di qualche classico contemporaneo che cercavamo da tempo, o antiche edizioni di pregio. Niente rimanenze di magazzino, dunque, e non zeppa fino al soffitto di inutili manuali da edicola.

In questa piacevole atmosfera trovano spazio le eleganti incisioni di Laura Stor: ex libris originali, acqueforti o acquetinte con soggetti originali.

Sempre presso “Libri necessari” da sabato 24 aprile 2010 la mostra calcografica “Fogli tra i libri”: incisioni di Aldo Burattoni.

Ex-libris in mostra a:

  • Verona  “Terzo tra noi l’amore”  Mostra di ex libris, casa di Giulietta fino a domenica 2 maggio 2010.

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