Game of Thrones nel XXI Secolo: dai casati alle corporation

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È appena trascorsa una domenica senza l’abituale puntata di Game of Thrones, a cui è stata concessa una settimana di pausa per lasciare spazio alle celebrazioni del Memorial Day (leggi: per non perdere ascolti dovuti alla mancanza di telespettatori, impegnati a godersi il lungo weekend vacanziero) e alla messa in onda, fresco di ritorno da Cannes, di Behind The Candelabra, biopic di Steven Soderbergh sugli eccessi dell’eccentrica star Valentino Liberace. Nonostante questo, la dipendenza quasi fisica dalla serie di punta della stagione televisiva ci spinge a parlarne anche in questo lunedì orfano delle gesta di Daenerys & Co.

Targaryen1-copy1Per farlo, recuperiamo una notizia di qualche tempo fa, ma che ha recentemente fatto il giro della rete, e che conferma il ruolo ormai dominante di Game of Thrones nell’immaginario pop dei nostri tempi. Si tratta di una geniale campagna pubblicitaria commissionata da Shutterstock, nota agenzia di stock photography, sapientemente lanciata qualche giorno prima dell’inizio della terza stagione della serie. Obiettivo della campagna? Scardinare l’idea comune (che potete verificare voi stessi dando una rapida occhiata all’archivio) che le fotografie e le illustrazioni catalogate nell’enorme libreria di cui dispone Shutterstock abbiano un valore appena superiore a quello delle clip art che potevate trovare all’interno delle prime versioni del vostro word processor preferito. E per cancellare questa percezione non proprio esaltante, cosa c’è di meglio che cavalcare il trend planetario di una serie di successo, mossa di sicuro effetto per riuscire a dare una lustratina al proprio marchio e soprattutto utile a far parlare di sé in tutti i meandri della Rete?

Lannister1-copy1Il risultato, opera di Elliot Scott (Mondayne), è davvero brillante. L’idea di fondo è quella di trasportare le principali famiglie di Westeros ai giorni nostri, trasformandole da medievaleggianti casati nobiliari a moderne corporation di successo. D’altra parte, la competizione senza esclusione di colpi tra le multinazionali per accaparrarsi fette di mercato sempre maggiori ha spesso poco da invidiare alla violenza del “gioco dei troni”. Prendendo spunto dalle caratteristiche salienti dei casati descritti da George R.R. Martin, e traendo dai loro ormai famosi motti preziosi suggerimenti per determinare i “core values” di ogni brand, la campagna mira a realizzare, mediante l’uso di immagini tratte dalle librerie di Shutterstock (e un bel po’ di photoshop), la “corporate identity” di ogni brand. E, come potete vedere dalle immagini, queste sono straordinariamente appropriate!

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Air Targaryen, perché possedere dei draghi è un grande aiuto quando si vogliono dominare i cieli.Targaryen-copy

Chi può vantare maggiore dimestichezza della famiglia Lannister con i meccanismi della finanza? Loro pagano sempre i loro debiti, e nel frattempo vi guidano nell’investimento dei vostri risparmi.Lannister2-copy

Abituati alla rigidità del clima nordico, la famiglia Stark ha certo il giusto know-how per produrre l’abbigliamento adeguato alle temperature più estreme. E siccome l’inverno è alle porte, arriva anche la collezione invernale.Stark-copy

I migliori guerrieri di Westeros spesso provengono dalla famiglia Baratheon, i quali sembrano i più affidabili nel campo dei servizi per la sicurezza personale.Baratheon-copy

L’esperienza accumulata navigando tra le Iron Islands fà dei Greyjoy dei grandi navigatori, di sicuro adatti alla gestione di una compagnia di crociere.Greyjoy-copy

Non potendo dominare i cieli, la famiglia Arryn si è accontentata dell’etere, grazie al monopolio dei ripetitori per la telefonia mobile installati sulle Mountains of the Moon e sulla fortezza Eyrie.Arryn-copy

Via HiConsumption

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