“Viaggiano i viandanti, viaggiano i perdenti, i più adatti ai mutamenti”

Lo spettacolo di Margherita Hack e Ginevra Di Marco è uno di quei felici matrimoni tra arte e scienza, sposatesi per motivi “etici”.
Astrofisica, politicamente impegnata, Margherita Hack ha un piglio autoritario e benevolo al contempo, di chi, da donna, ha dovuto farsi valere in un mondo e in un’epoca tutta al maschile.

Ginevra Di Marco è una delle più intense e calde voci femminili italiane. Cos’abbiano in comune lo si comprende da subito: la Toscana e la politica.

Sotto il cielo stellato di Villa Ada, in occasione della manifestazione Roma incontra il mondo, ha inizio L’anima della terra (vista dalle stelle). Un viaggio tra gli emarginati del nostro tempo e quelli di sempre: gli immigrati, le donne, i ricercatori.

Temi cari a Margherita Hack, che a dispetto di quanto il titolo dello spettacolo potrebbe far suporre, non sfoggia le sue doti di scienziata delle stelle, ma espone con calore e stupore le sue idee su argomenti di carattere socio-politico. Ci ricorda, se mai ce lo fossimo dimenticati, che anche noi Italiani siamo stati per anni un popolo di migranti, spesso disprezzati, da chi – malvolentieri – ci ospitava.

Ginevra apre e chiude con alcune bellissime e appropriatissime canzoni, figlie della sua lunga collaborazione con i CSI prima e i PGR dopo: In viaggio, Montesole, Come bambino (dedicata proprio alla sua compagna di palcoscenico).

In mezzo, canzoni della tradizione popolare toscana, mediterranea e non solo. Intensa e toccante la versione di Amara Terra mia, canzone di Domenico Modugno, già rifatta in versione bilingue (arabo e italiano) anche dai Radiodervish.

Curiosa e divertente l’interpretazione de La leggera, canto tipico dell’Appenino bolognese. Il  titolo si riferisce – come spiega la Hack – al treno di pendolari, la leggera appunto, perchè frequentato solo da gente senza soldi e senza bagagli.

Margherita Hack parla, apparentemente senza copione, con qualche sbavatura e forse un pò di retorica. Ma come non applaudire e simpatizzare con la sua spontaneità, con la sua incredibile voglia di vivere e di portare un messaggio forte, a volte impopolare?

Al ritornello di Malarazza il pubblico già si agita sulle sedie, tutti tengono il ritmo a suon di mani e Margherita mostra sorridente e impertinente il suo bastone:

Il tema del viaggio ricorre, con qualche forzatura di troppo, in tutto lo spettacolo: é il viaggio dei migranti, quelli tradizionali (della fame, della guerra) e quelli moderni (i ricercatori, i giovani in cerca di fortuna), é  il viaggio dei pendolari, é il viaggio nella vita interiore delle donne.

Lo spettacolo è ben orchestrato da Francesco Magnelli, toscano anche lui, stesse contaminazioni musicali di Ginevra Di Marco (CCCP, CSI, Litifiba), un messaggio comune da presentare .

L’Anima della Terra (vista dalle stelle)
Margherita Hack voce
Ginevra Di Marco voce cantante
Andrea Salvadori chitarra e tzouras
Francesco Magnelli piano e magnellophoni
Luca Ragazzo batteria

Roma Incontra il Mondo, Laghetto di Villa Ada
Roma, 01/07/2010

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