sondaggio iPad vs. Kindle vs. libro: secondo voi?

SoftBook, uno dei primi eBook readers - 1998

Saranno almeno vent’anni che si parla di eBook ma la cara vecchia, analogica, carta continua a tenere botta all’invasione dei media digitali. La musica ha aperto la strada con mp3 e Napster mettendo in ginocchio l’industria discografica, i video hanno seguito con divx e YouTube obbligando i grandi del cinema a reinventarsi il 3D ma, fino ad oggi, tipografi, editori e distributori hanno continuato per la loro vecchia strada fatta di inchiosto, cellulosa, magazzini e librerie. C’è poco da fare, il lettore ama far scivolare i polpastrelli sulle candide pagine del suo buon libro.  E ve lo scriviamo dalle pagine (virtuali) di una rivista elettronica (una eZine), il che è tutto dire.
Sì, perché ad essere sinceri la rivoluzione digitale ha toccato anche la parola scritta da un bel pezzo: prima nelle comunicazioni private (vedi -> eMail), poi in quelle di gruppo (vedi -> newgroups e forums) e poi nell’editoria periodica (vedi -> quotidiani-online e webZine). Insomma ad essere stampata sempre meno è proprio la cosiddetta stampa (che in Italia in questi giorni ha preso un’altra bella batosta con l’abolizione delle tariffe postali agevolate che si traducono in un aumento esponenziale dei costi per le vendite in abbonamento). Il punto focale però è che la transizione dall’editoria cartacea a quella elettronica è ben lungi dall’essere definita, ben più lungi rispetto agli altri media. Un mercato per pionieri insomma, tutto da esplorare e conquistare sia dal punto di vista di contenuti, di piattaforme e di software, sia da quello di strumenti e di hardware.

E dopo tante chiacchiere a quanto pare ci siamo: prima Amazon con Kindle (e innumerevoli imitazioni), poi Stanza per iPhone, Disney con Digicomics e infine, adesso Apple che sbaraglia tutto e tutti con iPad. Oltre agli evidenti pregi, all’iPad certo non mancano i difetti; e lo sappiamo bene (niente porta usb, niente multitasking, problemi con il wi-fi ecc.). Non sarà certo il supporto definitivo e forse saranno già in grado di surclassarlo lo Slate della HP (anche se le perplessità sono forti, visto che il sistema operativo è Windows 7) e il vociferato tablet della Nokia (atteso, forse, per quest’autunno); fatto sta che adesso come adesso il futuro sembra decisamente il tablet PC, strumento di grande portatilità e manegevolezza, multimediale, interattivo e always online. Il web, i social network, la tua collezione di musica, i tuoi film, ma anche le tue riviste e i tuoi libri sempre con te, ovunque tu sia.

Certamente iPad e tablet PC sono e saranno in grado di sconvolgere e guidare il mercato (lo hanno già ampiamente dimostato i risultati di vendita dei primi giorni dell’iPad), ma saranno anche in grado di sconvolgere le abitudini dei lettori? Per noi la risposta è certamente sì per quanto riguarda l’editoria periodica, per la gioia delle eZine come la nostra. Siamo un (bel) po’ più dubbiosi per quanto riguarda l’editoria libraria. Il buon vecchio, analogico, libro di carta, resisterà anche a quest’altro assalto digitale? Chiediamo il vostro parere.

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Su che supporto siamo destinati a leggere in futuro?poll

12 thoughts on “sondaggio iPad vs. Kindle vs. libro: secondo voi?

  • Aprile 8, 2010 alle 9:33 am
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    Il giorno che iPad e tablet PC potranno:
    – non avere bisogno di energia elettrica;
    – stancare meno gli occhi;
    – riportare le tracce del tempo che passa (sgualcirsi, ingiallire, macchiarsi,odorare…);
    – ricordarci chi ce li ha regalati e dove li abbiamo letti la prima volta, appena li tocchiamo;… Mostra tutto
    allora potranno prendere il posto dei libri. Perché allora saranno libri.

    • Aprile 8, 2010 alle 10:14 am
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      Ciao Lorenzo e benvenuto ad Atlantide! Sono completamente d’accordo con te: il libro (inchiostro nero su carta bianca, carattere con grazie) è senza dubbio la migliore tecnologia, insuperabile, per la lettura. E questa non è neanche un’opinione, è un fatto scientificamente misurabile.
      Però il digitale offre dei vantaggi altrettanto innegabili: non è male portarsi in tasca, dico per dire, tutti (e dico proprio tutti) i testi della letteratura classica mentre si è in viaggio in giro per il mondo. E non è neanche male fare una ricerca per keywords su tutta l’opera di Proust o ritrovare in un attimo una poesia di Blake di cui ti ricordi solo mezzo verso mentre sei in treno.
      L’esperienza di lettura del libro immagino rimarrà sempre la migliore, ma credo gli strumenti digitali possano offrire nuove esperienze di lettura o la possibilità di leggere laddove prima non ci poteva essere. Affiancare e non sostituire?

  • Aprile 8, 2010 alle 3:26 pm
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    Il mio voto si perde nella maggioranza. Pur non negando i vantaggi dell’evoluzione tecnologica, non potrei mai barattare la mia libreria colma di carta! Affiancare, sicuramente. E con “destinazioni d’uso” e modalità di fruizione diverse. Trasporre banalmente un libro in digitale non avrebbe un gran senso. Quindi sì alle potenzialità offerte dall’ipertesto, alla possibilità di integrare efficacemente informazioni (con grandi vantaggi didattici, per fare un esempio). Personalmente, però, non mi vedrete mai sfogliare un ipad in poltrona! Se non altro perchè le pagine non si stropicciano….

    • Aprile 8, 2010 alle 6:42 pm
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      Esattamente! Come possa il fatto che le pagine si stroppicino rappresentare un fattore positivo è misterioso, ma in effetti è proprio così!

  • Aprile 8, 2010 alle 6:05 pm
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    Confermo che per me ancora oggi la carta rimane insostituibile (con la curiosa esclusione di quotidiani e periodici), ma ritengo che si tratti solo di un limite tecnologico degli attuali supporti. Secondo me tra 10 anni i kindle e ipad dell’epoca godranno già di una rilevante quota del mercato librario, e tra una ventina d’anni forse la cara vecchia carta equivarrà al vinile contemporaneo. Da amatori. E’ il progresso, baby.

    • Aprile 8, 2010 alle 6:45 pm
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      Si, prima o poi la tecnologia arriverà a realizzare tra un libro in simil-carta le cui pagine si caricano a piacimento. A quel punto avremo lo strumento perfetto. Probabilmente ci siamo molto meno distanti di quanto non si possa immaginare.

  • Aprile 8, 2010 alle 6:17 pm
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    Io conservo tutti i libri che leggo, mi piace averli in casa, poterli sfogliare quando ne ho voglia, ritrovarli per caso e ripensare, come dice Lorenzo, a tutto quello che di intimo e personale ruota attorno a ciascuno di essi. Niente potrebbe rimpiazzare un libro.
    Credo però che questi strumenti siano utili per chi, come me, coi libri, con la parola scritta in generale, ci lavora. Staremo a vedere.
    Per quanto riguarda lo stancare gli occhi, credo che abbiano un particolare sistema per non farlo, ma su questo passo la palla a Massimo.

    • Aprile 8, 2010 alle 6:59 pm
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      Il digitale non potrà mai aver ragione dell’istinto tutto umano al collezionismo! Comunque mi piace un sacco sguazzare in questo ruolo (arbitrariamente assegnatomi) di espertone e rispondo al quesito sull’affaticamento della vista: lo schermo dell’iPad è retroillominato come il monitor di qualsiasi computer, quindi 15 minuti continuati di lettura ti fanno gli occhi del pesce palla. Ora come ora se l’iPad rappresentasse realmente una minaccia ai libri significherebbe che la lettura è già morta.
      Discorso diverso per Kindle che non è retroilluminato ma riflette la luce similmente qualsiasi pagina di carta; per leggere kindle hai bisogno di una fonte di luce come per leggere un libro. La vista si affatica comunque un po’ di più anche perché definizione e contrasto della pagina virtuale non sono a livello del caro vecchio inchiostro nero su carta bianca. Questo per quanto ne so io.

      Btw, grazie a tutti per il feedback!

  • Aprile 8, 2010 alle 7:06 pm
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    voto libro.
    Ma anche scaricare da emule e stampare.
    Ottima soluzione 🙂

  • Aprile 9, 2010 alle 10:11 am
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    Ammetto di non aver votato perché trovo il sondaggio un po’ spiazzante. La vera domanda secondo me non è quale prodotto si userà in futuro per leggere, quanto quale sarà la tenuta della carta stampata rispetto “al resto”. Tra l’altro, la presenza dell’iPad nel sondaggio mi sembra dovuta più all’hype di questi giorni che non a motivi validi, non essendo il costoso aggeggio un eBook reader vero e proprio (basti pensare alla durata infima della batteria o al fatto che al sole non si veda un accidenti).

    Rispondendo alla domanda iniziale, dico che la carta stampata durerà ancora parecchio, per numerosi motivi: le migliori alternative elettroniche non sono ancora pienamente mature, sono troppo costose, sono meno pratiche, non soddisfano il bisogno feticista di chi i libri li deve “possedere”, non garantiscono penetrazione al di fuori di un target di acquirenti ancor più ristretto di quello tipico dell’editoria tradizionale (che già non è che sia enorme).

    Insomma dormite sonni tranquilli, ovviamente dopo aver riposto il vostro paperback sul comodino. 🙂

    • Aprile 9, 2010 alle 10:32 am
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      Benvenuto Tommygun! Si, ammetto che tutta la ragione d’essere dell’articolo è cavalcare un pochino l’hype dell’iPad e ammetto anche che il sondaggio è artificiosamente discutibile proprio perché volevo che si discutesse! =)
      Comunque devo dire che l’iPad (che, devo contraddirti solo su questo, nella batteria ha uno dei suoi punti di forza) è presentato proprio come un eBook reader quando invece mi sembra che i tablet possano essere interessanti lettori multimediali portatili ma non particolarmente adatti alla lettura (molto più adatti a immagini, video, web). Se l’iPad dovesse avere successo sul fronte ‘antilibrario’ allora per me significherebbe, come scrivevo da qualche parte, che la lettura è morta. Che invece l’iPad (o i tablet, più in generale) sia uno strumento comodo per la lettura di pagine come queste che comunque non sono destinate alla stampa?

  • Aprile 15, 2010 alle 5:58 pm
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    Ho preso un pò di tempo per cercare di dare un contributo meno fazioso possibile, essendomi innamorato a prima vista dell’I-Pad. Nessun feticismo Apple. Nasco come “smanettone” PC e lo sono ancora oggi, sebbene il tempo-tiranno mi abbia un pò allontanato dai riti esoterici (e scongiuri assortiti) che si ripetono a ogni update o installazione su PC Winpus. Avvicinatomi per pura avventura all’Apple sono stato rapito dall’immediatezza dell’uso di un PC (perchè l’Apple è pur sempre un Personal Computer). Considerate che non ho nulla contro Microsoft: sono stato utilizzatore anche di Windows Millenium e ciò per fugare ogni dubbio su mio insano fun-atismo per la Mela più tentatrice dell’IT. L’I-Pad è un “aggeggio” fantastico, come l’I-Phone, è una giusta via di mezzo tra ciò-che-funziona senza troppe preoccupazioni e ciò-che-è-bello-da-avere. I problemi tecnici verranno risolti (e se fosse basato su Windows verrebbero aggiunti anche dei problemi), qualche aggiustamento sarà necessario, l’I-Phone indica anche la politica (discutibile) che seguirà Apple.
    Apple Store ruleZ! L’AppleStore sfornerà applicazioni tra l’inutile, l’inservibile, il ludico, l’assolutamente necessario da avere (AroundMe e Shazam vi dicono nulla?). Assisteremo – permettete un volo alla Icaro (con i pericoli che ne conseguono) – a un’evoluzione anche del modo di presentare il prodotto “editoriale”, ibridi con animazioni, suoni, ipertesti di approfondimento. Leggere un “libro” per I-Pad sarà un’altra esperienza. Il libro, che per definizione è e rimane cartaceo, continuerà a essere fedele compagno di sedute nei posti più intimi di casa nostra, nella metropolitana, alla fermata del bus, nelle sale di attesa, in aereo e su un pontile in mezzo alla barriera corallina delle Maldive, solo il mare intorno, tu e…il Libro. Una volta finito, come un cacciatore attacca il (macabro) trofeo alla parete con soddisfazione (?!?), riporremo il libro nella libreria con un’emozione e soddisfazione che non ha uguali. Niente a che vedere con l’archiviare un file nell’I-Pad, no?

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