L’altra faccia della Svezia immacolata

È uno specchio perfetto della società moderna (non solo di quella svedese) questo primo capitolo della serie di Camilla Läckberg (La principessa di ghiaccio) edito da Marsilio.

Una società Ipocrita. L’ipocrisia troneggia spavalda tra le pagine e tutto guida, tutto muove.

Tutto deve essere perfetto (perlomeno sembrarlo) e una volta ottenuta la perfezione, o la parvenza della perfezione, ci si deve sforzare di mantenerne l’immagine viva, fresca, intoccabile.
Anche a costo di sacrificare le nostre aspirazioni, i nostri ideali, anche a costo di sacrificare noi stessi.

Un poliziesco che possiede tutti gli elementi del suo genere e che nella letteratura di genere si inserisce alla perfezione, rivelando, ancora una volta, come probabilmente la Svezia sia la ben promettente discepola della tradizione giallistica inglese. E che Camilla Läckberg possa essere la nuova Agatha Christie di Svezia non è solo questione di strilli da quarta di copertina.

Il registro è sempre attento, nessuna caduta di stile, rarissimi i luoghi comuni.
La società svedese è tratteggiata nei dettagli e impietosamente messa a nudo.
C’è il capo della polizia arrogante e incapace; ci sono i servizi sociali incapaci di evitare le tragedie perché schiavi della burocrazia; c’è la violenza tra le mura domestiche; c’è una sottile patina di perbenismo che tutto avviluppa, tutto indora. E tutto appiattisce.

Alla trama centrale si alternano ritmicamente alcune brevissime, ma efficaci, pause narrative volte a dipingere le immagini, a fermarle, a contestualizzare e rendere uniche le scene, quasi familiari, quasi alla nostra portata.
Intensi tratti di colore che ricordano le pennellate sulle tele di uno dei più ambivalenti personaggi della vicenda.
Un matita rosicchiata mentre sovrapensiero si rimesta tra carte vecchie d’anni; dei dolci fatti a mano che emanano un profumo di cannella che sembra accarezzare le narici di chi legge; vecchie fotografie disposte su tavoli come se a guardare fossimo invitati, come se fosse richiesto il nostro parere.

Scrittrice, donna intelligente, dinamica, Erica, il personaggio principale, risente del modello della sua eroina Bridget Jones, è quasi una variante di quel personaggio. Una ragazza pienotta e ciononostante (!) bella. Peccato che da questo simpatico modello rifugga sottoponendosi a diete dimagranti e ossessioni weithg watchers, vivendo un po’ troppo spesso se stessa con rammarico e senso di colpa.
Erica è, per motivi contingenti, tornata da Stoccolma al suo paese natio. Lì ritrova gli amici e gli amori di un tempo, ritrova la casa della sua infanzia e lì perde, ritrovandola morta assassinata, una bellissima e misteriosa amica.

La vicenda si evolve con naturale concitazione, nulla è lasciato al caso in questa storia in cui pagina dopo pagina si concedono al lettore degli elementi di valutazione grazie ai quali può arrivare a delle proprie conclusioni (non senza aver fatto decine di congetture) anche prima che lo facciano i personaggi protagonisti. Questo naturalmente crea un legame empatico tra narrazione e lettore. Il narratore lascia, per qualche momento, che sia proprio quest’ultimo ad assumere il controllo e l’impressione è di esserne non solo partecipi ma quasi artefici.

A quel punto dall’ipocrisia toccata con mano per quasi tutto il tempo si passa con sgomento alla vergogna. Forse quest’ultima ne è figlia, certo è che per quanto scomoda essa sia è palpabile, vera, sicuramente capace di smuovere animi e intenti.

Assieme alla storia prende forma anche il romanzo scritto da Erica, una sorta di mise en abîme che permette agli eventi di trovare ordine e alla protagonista di trovare ispirazione. Di trovare se stessa.

Una lettura splendida e impossibile da tenere in sospeso. Un romanzo compiuto che, caso raro tra i cloni di qualche ben riuscito caso di marketing che incessantemente ci propinano in libreria, semina impazienza a piene mani per l’annunciato sequel. E speriamo che non ci disilluda come, purtroppo, è stato con La regina dei castelli di carta del suo conterraneo  Larsson.

Titolo: La principessa di ghiaccio
Autore: Camilla Läckberg
Editore: Marsilio, le farfalle
Dati: 2010, pp. 464
prezzo:  € 18,50

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