1991: l’anno in cui il rock sfondò la porta

Il 2011 volge al termine e noi non vogliamo perdere l’occasione: buoni ultimi, ci vogliamo unire alle celebrazioni del 1991, l’anno in cui il rock trionfò e, in tutto il mondo, diede inizio agli anni ’90, un esaltante decennio di fasti, di ribalte e di eccessi, fino all’overdose e all’inesorabile decadenza. Ma il 1991 era la purezza, il sogno, la rivoluzione, il mondo che poteva cambiare. Cobain e i Nirvana, i Pearl Jam, i Soundgarden, gli Smashing Pumpkins: una nuova generazione di fenomeni si confronta nelle hit parade con i mostri sacri che intanto sfornano capolavori. Se volete un’illuminate similitudine sportiva, sui parquet NBA le finali quell’anno erano Jordan vs. Magic… Enough said. Ed è incredibile oggi, a 20 anni di distanza, scorrere la lista dei dischi pubblicati nel 1991 e vedere quali e quanti capolavori sono usciti quell’anno, dischi fondamentali per la storia del rock, fondamentali per la storia della musica, fondamentali per la storia della cultura popolare e fondamentali per la nostra storia, per le nostre vite.

Noialtri a quei tempi eravamo ragazzini, leggevamo Metal Shock e Rumore, ci scambiavamo videocassette con Headbangers Bowl registrato a tarda sera su MTV da qualcuno che aveva l’antenna parabolica, risparmiavamo forte sulla paghetta per comprare uno o due CD al mese: le suggestioni di quei primi anni ’90 sono entrate nel nostro DNA. Ora le vogliamo celebrare elencando quelli che, a nostro avviso, sono i migliori 10 album pubblicati nel mitologico 1991, l’anno in cui il rock trionfava e i tipi cool avevano i capelli lunghi, jeans sdruciti, camicione di flanella a scacchi e  scarpe da pallacanestro.

NB: non è una classifica, gli album non sono elencati in un ordine particolare. In ultima pagina trovate una nostra playlist. Enjoy.


Pearl Jam – Ten

Stone Gossard e Jeff Ament, nucleo storico dei Mother Love Bone, orfani dello scomparso Andrew Wood, esordiscono il 27 agosto del 1991 con Ten, primo album del loro nuovo progetto, i Pearl Jam. Il nuovo cantante è Eddie Vedder che contribuisce anche a scrivere i testi sui pezzi scritti da Gossard e Ament, e alla chitarra si unisce anche Mike McCready che Ament definisce “master of the animal sound”. Ten prende il nome dal numero di maglia del cestista Mookie Blaylock (il gruppo si è anche chiamato così per alcuni mesi) ed è uno degli esordi più folgoranti di sempre. Una compliation di pezzi memorabili, a parer mio: Once, Even Flow, Alive, Why Go, Black, JeremyOceans, Porch, Garden, Deep, Release più State of Love and Trust tra le b-sides: wow, fin troppo. Stampa e tv erano talmente entusiasti dal potenziale commerciale della band di Seattle da cercare subito di costruire la rivalità con i Nirvana. Ma probabilmente l’unica persona su cui la cosa attecchisce è Courtney Love.

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