Mildred, l’America e Lolita

La storia di Mildred Pierce è la storia dell’America degli anni ’30. La sua personale lotta verso l’emancipazione è la lotta corale della provincia americana che si rialza dalla Grande Depressione, non senza aver sacrificato dignità, amor proprio e innocenza.
La miniserie scritta (sulla base dell’omonimo romanzo di James M. Cain) e diretta da Todd Haynes, regista poco prolifico ma sempre brillante e coraggioso, è l’ultima scommessa della HBO, incubatrice di serie televisive di successo ad alto budget e di ottima qualità.

La ricostruzione dell’America di quegli anni è sottile e accurata. Tutto quello che succede nel Mondo (il proibizionismo, le elezioni presidenziali, la crisi in borsa) viene suggerito dalle vicende personali di Mildred, che ricalcano il nuovo assetto sociale, fatto di uomini deboli e parassitari e donne forti e combattive. I dialoghi, densi di significato, incorniciano i personaggi e ci raccontano tutto di loro, senza lasciar trapelare nulla della loro vita e del loro passato. Ci raccontano persino le loro idee politiche, senza intonare uno slogan.
La telecamera indugia, senza pietà, su una bravissima Kate Winslet, con intensi primi piani sul suo viso segnato dal lavoro, dai dolori e dall’incapacità di controllare gli eventi. Per contrasto, segue da lontano i movimenti frenetici e le parole concitate, pungenti e pretenziose, dell’altra donna della storia, la figlia maggiore di Mildred, Veda. Se ci fosse una voce narrante, un punto di vista, uno sguardo, sarebbe quello di Mildred che, attonita, impotente, ma con incrollabile e necessaria fiducia, segue la crescita di Veda e spera di riuscire a leggere qualcosa di buono nella sua mente.
Ma Veda è una lolita, arrivista, maliziosa, supponente che nutre un solo grande sentimento: la vergogna.
E la vergogna è la protagonista indiscussa della storia: la vergogna di Mildred per se stessa e per la sua incapacita’ di far fronte alle esigenze familiari prima e per la sua inadeguatezza nei confronti delle pretese della figlia dopo; la vergogna di Veda per la madre e per tutto cio’ che lei rappresenta. Quel mondo provinciale così vicino alle atmosfere patinate di Los Angeles eppure così lontano. Su questa dicotomia si innescano dinamiche complesse che accompagnano lo spettatore per cinque puntate, verso l’inesorabile fine.

Remake dell’omonimo film del 1945 (in Italia uscito con il titolo Il romanzo di Mildred), interpretato da Joan Crowford, Mildred Pierce di Todd Haynes ha creato qualche disappunto nei fan dell’originale. Le principali critiche riguardano proprio la mancanza di spiegazioni. Molte cose vengono taciute e le dinamiche tra i personaggi sono spesso lasciate all’interpretazione dello spettatore, fra cui i veri motivi della fine del matrimonio di Mildred e le ragioni della sua indulgenza nei confronti della piccola Veda. Tuttavia, appare ingiusto e forse poco fruttuoso fare un paragone. La bellezza della miniserie è, probabilmente, proprio nel non detto. E nell’accettazione del fatto che certe cose sono così, senza un  motivo, e nulla si può fare per cambiarle.
Così, la Mildred dei giorni nostri, coraggiosa divorzianda, imprenditrice di successo, madre presente e amorevole, nulla può contro l’attitudine della figlia. Ma solo quando tutto è perduto, riesce ad accettarne l’ineluttabilità: “che se ne vada al diavolo”.

La vita di Mildred è dunque, in qualche modo, la parabola del mondo in cui vive, che cade, si rialza, sembra essere destinato a spiccare il volo, ma poi ritorna al punto di partenza. E forse è meglio così.

Eccellente, oltre la Winslet (vincitrice dell’Emmy Awards), l’intero cast: da Guy Pearce, ottima rappresentazione di decadenza dell’alta società, incapace di adeguarsi alla realtà della crisi e all’avanzare della piccola borgesia operosa, a Brían F. O’Byrne, marito e padre mite e, a suo modo, devoto. Perfetta la Veda cresciuta degli ultimi due episodi, interpretata da Evan Rachel Wood, per cui la parte sembra tagliata, e bravissima pure la Veda bambina, un’indisponente e disarmante Morgan Turner. Ottimi i costumi e le musiche (come diversamente non ci si poteva aspettare, da un appassionato di musica come Haynes).

Andato in onda negli Stati Uniti nella scorsa primavera, uscirà in Italia per Sky Cinema a partire dal 14 Ottobre 2011.

 

Mildred Pierce, 2011

creata da Todd Haynes
per il network: HBO (USA)
con Kate Winslet, Evan Rachel Wood, Guy Pearce