Il misterioso contenuto della borsa sulla spiaggia

Il termometro sale implacabile, il sudore, invece, quello scende copioso sui corpi accaldati. L’estate è torrida e la personalità vacilla. Miti padri di famiglia diventano attaccabrighe da autobus, affabili vecchiette formulano pensieri violenti sui mocciosi dei vicini… e i lettori colti si trasformano in lettori di gialli da spiaggia.
C’è una connessione segreta, insondabile quanto innegabile, tra la temperatura e il gusto letterario. Sotto i colpi del sole lo snobismo si affievolisce e le curiosità inammissibili avanzano. È il momento di confessare: succede a tutti!
Il delitto affascina, seduce, e, con l’afa, diventa impossibile resistergli. Del resto, se anche Dickens se ne lasciava ossessionare, chi siamo noi per condannare?
E allora basta vergognarsi! Basta entrare in libreria e chiedere con voce ferma e chiara  il secondo volume di Guerra e Pace e poi pregare il commesso, sottovoce, di aggiungere anche lo speciale sui delitti italiani irrisolti.
Noi abbiamo il coraggio delle nostre letture! E se volete scoprire che cosa ci siamo portati sotto l’ombrellone (o vicino al ventilatore) venite a leggerci qui: MURDER, WE SAY.

Vietato scandalizzarsi, vietato storcere il naso. In questa nuova rubrica potreste trovare titoli insospettabili per una webzine per bene:  alcuni dal deciso retrogusto trash, come una trasmissione di Lucarelli, altri classici come un tè preso con Miss Marple, altri, ancora, oscuri e brucianti come solo i noir americani sanno essere.

Siamo pronti a farvi guardare nella borsa, venite?