Non l’ho letto ma mi piace – Ep. 10

Rubrica arbitraria, casuale e insindacabile di segnalazioni letterarie su libri che non abbiamo ancora letto, ma che comunque vi consigliamo. E se poi avessimo ragione noi?

Non ho fatto parte, qualche anno fa, del folto gruppo di adoratori di Romanzo Criminale e quando in libreria vedevo esposta l’ennesima storia investigativa o giudiziaria di Giancarlo De Cataldo le dedicavo solo sguardi distratti. Forse anche lui si è accorto di aver un po’ saturato i suoi lettori, persino quelli decisamente più affezionati di me, ed è corso ai ripari. Devo riconoscere al giudice-scrittore tarantino di aver tentato un salto coraggioso cambiando completamente genere. A leggere la trama de I Traditori, il suo nuovo romanzo, mi immagino De Cataldo divertirsi un mondo a scrivere questo polpettone risorgimentale che si presenta complicato e improbabile quanto i migliori Dumas. Complice della scelta, probabilmente, anche l’enfasi che quest’anno cadrà sulla questione Unità d’Italia e tutte le polemiche ad essa legate. Ma che De Cataldo fosse un uomo intelligente nessuno lo ha mai dubitato. Il titolo è perfetto e crea un contrasto immediato con gli idealismi rivoluzionari che incuriosisce inevitabilmente il lettore. Il resto lo fa la lista di personaggi per metà reali e per metà frutto di immaginazione letteraria. De Cataldo non si è posto limiti e ha coinvolto dai pittori preraffaelliti alla figlia di Lord Byron, ma sembra aver colto anche l’occasione per condividere alcune sue riflessioni sulla nascita di una nazione complicata e sulle discutibili alleanze che i politici italiani da sempre sono stati disposti a contrattare con le realtà criminali in cambio di un aiuto a conquistare e mantenere il potere. Non mi aspetto un capolavoro, ma un romanzo avvincente che qualche volta sconfini gradevolmente nel trash. Speriamo che De Cataldo non mi tradisca! [Valeria Vitale]
Giancarlo De Cataldo
I Traditori
Einaudi, pp. 584, € 21

Letteratura di frontiera. La Patagonia, i Giapponesi che l’hanno popolata (in fuga dal dopo guerra), la costruzione di una nuova città nel bel mezzo del nulla e un fantomatico piano messo in atto da ex militanti politici. Come affrontare la crisi e la ricostruzione ai confini del mondo e della realtà. Non l’ho letto ma mi piace… per la Patagonia. E per il tentativo – dell’argentino Argemí Raúl – di raccontarla. Tra finzione e storia. [Maria Nesticò]

Argemí Raúl
L’ultima carovana della Patagonia
La Nuova Frontiera, pp. 288, € 17,00
Freddo. Un elemento che difficilmente pensavo potesse appassionare qualcuno. In realtà pare che una documentata (e poetica e appassionata) ricognizione del gelo ci sia e sia anche stata selezionata tra i 100 Notable Books 2009 del New York Times. Si tratta di Gelo. Avventure nei luoghi più freddi del mondo di Bill Streever edito da Edt.
È un diario personale del quale conserva la forma tradizionale con i capitoli intitolati come i mesi da luglio a giugno. Un mix tra percezione personale, scienza (l’autore è uno scienziato) e prospettiva storica, giacché considera glaciazioni ed ere geologiche così come riporta storiche e terribili battaglie in cui il freddo ha avuto un ruolo considerevole se non ha svolto addirittura la funzione di arma. Naturalmente ci si aspetta che ci sia la dimensione geografica e, lo leggiamo nella descrizione fatta da Edt, una bella fetta di spunti letterari, con l’immancabile Jack London, capofila della spesso impari lotta tra uomo ed elementi. [Maddalena Bonparola]
Bill Streever
Gelo. Avventure nei luoghi più freddi del mondo
Edt, pp. 312, € 20,00

Ritorna a breve in libreria Ernesto Aloia, uno degli autori italiani più promettenti e apprezzati, con un romanzo dal titolo accattivante: Paesaggio con incendio. Abbandonata l’esperienza con una major (I compagni del fuoco, Rizzoli, 2007) ritorna a casa dalla Minimum fax, per cui aveva già pubblicato due ottime raccolte di racconti (Chi si ricorda di Peter Szoke? nel 2003 e Sacra fame dell’oro nel 2006). Protagonista della storia Vittorio, storico impegnato su una ricerca dei campi di battaglia della Linea Gotica, che si trasferisce nel paesino di Castagneto, nei pressi dell’Appennino, per una paio di settimane di vacanza. Le torbide dinamiche del piccolo borgo, che nasconde un segreto collettivo, finiranno per influenzare il menage familiare di Vittorio, turbato da dubbi e incertezze mai sopite. Viste le precedenti prove di Aloia come esimersi dal prenotare la propria copia?l. [Cataldo Bevilacqua]

Ernesto Aloia
Paesaggio con incendio
Minimum fax, 150 pp., € 13,00