Hello everybody. This is Radio Caroline broadcasting on 199, your all day music station

Lo studio di Radio Caroline Sabato 28 marzo 1964 una voce irrompe nell’etere inglese: sui 199 metri in onde medie Simon Dee annuncia la nascita di Radio Caroline, passando poi la parola al dj Cristopher Moore che lancia la prima canzone: “Not fade away” singolo dei Rolling Stones uscito un paio d’anni prima.

Radio Caroline trasmette da una nave ancorata in acque internazionali davanti alle coste dell’Essex. Per la prima volta il rigido monopolio della BBC viene apertamente sfidato da una programmazione imprevedibile fatta di ingredienti che la radio di stato fino a quel momento ha censurato: il rock’n’roll, declinato in tutte le sue forme, voci e schitarrate, e il disc jockey, un amico che fa compagnia e manda in onda la musica migliore.

Pur con tutte le variazioni di contesti e mezzi utilizzati, le radio pirata offshore hanno alcuni tratti comuni. Le navi utilizzate sono vecchi mercantili o navi militari, ancorate nel Mare del Nord, al largo nelle acque internazionali tra l’Olanda e la Gran Bretagna e trasmettono in onde medie (AM) o in modulazione di frequenza (FM). I motori vengono sostituiti da potenti generatori di corrente e sul ponte della nave viene installata un’antenna, che può arrivare a 40 metri di altezza e che, in balia del forte  vento e delle tempeste, sbilancia di frequente la nave. Sottocoperta, ben insonorizzato, vi è lo studio per la trasmissione. A bordo generalmente, vivono i disc jockey e i membri dell’equipaggio. Una lancia fa la spola con la terra ferma, portando a bordo rifornimenti, dischi e la corrispondenza degli ascoltatori.

Il fenomeno delle emittenti offshore nasce ufficialmente il 2 agosto 1958 con Radio Merkur, che trasmette in FM su una nave battente bandiera panamense, la Cheeta I, ormeggiata davanti alle coste danesi. Il successo è immediato: inserzionisti pubblicitari del calibro di Ford e American Tobacco fanno lievitare gli introiti commerciali e il pubblico abbandona in massa la monotona radio di stato per sintonizzarsi sulle frizzanti frequenze di Radio Merkur. Nel 1962 il governo danese promulga una legge che proibisce le emissioni di radio pirata in zone limitrofe alle acque territoriali. Il 12 giugno di quell’anno un abbordaggio delle forze speciali danesi pone fine a questa pionieristica avventura radiofonica.

Ma il seme della libertà d’espressione e dei bucanieri dell’etere è stato oramai gettato. Il 21 aprile 1960 comincia le trasmissioni Radio Veronica, che trasmette da una vecchia nave faro tedesca, la Borkum Riff, ancorata davanti alle coste olandesi. Utilizzando un ricevitore a onde medie da 10 kilowatt, Veronica riesce a trasmettere in tutto il nord Europa. Gli studi non sono a bordo, i programmi vengono registrati a terra in una località segreta e portati a bordo su una piccola lancia.

Ascolta il Podcast della puntata del La cantina del rock andata in onda su Radio Popolare il 16/10/2010

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Tra il 1964 e il 1967 le acque internazionali prospicienti l’Inghilterra si popolano di vecchie navi e di radio che trasmettono rock’n’roll, rhythm’n’blues, soul, ma soprattutto che ottengono un seguito vastissimo a scapito della BBC. Il 9 maggio 1964 Radio Atlanta comincia a trasmettere sulla stessa frequenza di Caroline a partire dalle 18, garantendo sui 199 metri 24 ore di musica. Successivamente le due emittenti si fonderanno in Radio Caroline, trasmettendo dalla motonave Mi Amigo. Alla fine dell’anno, a bordo del Galaxy, un possente dragamine americano registrato in Honduras, partono le trasmissioni di “The Big L”, ovvero Radio London. Si trattava della più grande stazione radio offshore: 780 tonnellate, 24 uomini di equipaggio, quattro studi di registrazione per trasmettere in diretta su 4 frequenze diverse. Sarà la radio più ascoltata nella capitale inglese e tra i disc jockey ci saranno personalità del calibro di John Peel, con il programma di punta “The perfumed garden”.

Se queste sono le esperienze di maggior spessore, vanno consegnate alla storia almeno un altra decina di radio pirata offshore tra cui: Radio Nord e Radio Syd dalla Svezia, Radio Red Rose dalle acque internazionali vicino l’Irlanda del Nord, Radio Shannon, Radio Scotland, Radio 270, Radio North See, Radio Essex davanti all’estuario del Tamigi. Altre emittenti, tra cui Radio Sutch e Radio Invicta, vengono installate non su navi, bensì su forti abbandonati nel canale della Manica. Queste postazioni erano state costruite dall’esercito inglese durante la seconda guerra mondiale come avamposto marino per fermare la flotta tedesca e con la loro forma circolare si prestavano bene ad essere utilizzati come stazioni radio.

La diffusione del rock’n’roll in Europa e il successo di gruppi, come Beatles, Rolling Stones, Who, Kinks – solo per citarne alcuni – è dovuta alle radio pirata, che, assieme a Radio Luxembourg, per prime hanno mandato in onda suoni che la radio pubblica ignorava e censurava. E proprio quest’ultima, interesse precipuo di paludati governi, non sarebbe rimasta alla finestra.

to be continued…