Rapporto dal cuore del mostro. Il Leviatano di Kapoor conquista Parigi

Monumenta 2011 – Anish Kapoor Grand PalaisIl Grand Palais di Parigi è una struttura imponente. Edificato in occasione dell’Esposizione Universale del 1900, si estende su di una superficie di oltre 72000 m². Lo si nota da lontano. Adagiato sulla riva destra della Senna, la sua immensa cupola in vetro e ferro, la più grande d’Europa, cattura l’attenzione dei passanti e dei turisti e li distoglie dalla contemplazione degli Invalides e della cupola dorata del Duomo che custodisce la tomba di Napoleone. Come in preda ad un’irresistibile forza magnetica, si è costretti ad attraversare il ponte Alexandre III, per meglio ammirare l’impressionante edificio, la cui cupola, composta da 6000 tonnellate di ferro, un vero e proprio inno all’Art Nouveau, sovrasta le fronde degli alberi. Ignari di ciò che li aspetta all’interno del Grand Palais, in frotte, turisti, amanti dell’arte, e abitanti di Parigi – su tutti l’edificio esercita il medesimo fascino –, attraversano la Senna, sotto un cielo che in nessun altro luogo al mondo sembra tanto vasto e ricco dei movimenti di nuvole compatte.

Immaginate un mostro, un essere mitologico, ancestrale, di dimensioni preistoriche, capace di estendere la propria superficie informe, magmatica, un blob monumentale, su uno spazio di 13500 m² – l’area della Nave del Grand Palais – e per una lunghezza di oltre duecento metri, all’incirca due campi da calcio, uno in fila all’altro. Non riuscite ad immaginarlo? Le dimensioni di tale bestia biblica sorpassano quelle di qualsiasi animale, presente o passato, che abbia vissuto sulla Terra o solcato i suoi mari. Non c’è bisogno che vi sforziate, ne vedreste sempre e solo una sezione, una minima parte, è troppo mastodontico per le nostre menti. Solo l’immaginazione di un vero visionario avrebbe potuto intuirlo nella sua interezza e poi dargli forma e vita.

Anish Kapoor, in occasione della quarta edizione di Monumenta, ha dato vita a un Leviatano scuro, violaceo, di quasi trentacinque metri d’altezza, davanti al quale non si può che rimanere stupefatti, sentirsi minuscoli, insignificanti. Lambisce, con il suo corpo polimerico, i lati e la vetrata del Grand Palais, come un feto nel grembo materno ed è normale aspettarsi che, da un momento all’altro, si svegli dal suo torpore natale con i primi movimenti fluidi. In pieno sole, il suo corpo diventa d’un rosso accesso, sanguigno e allora sembra un cuore a tre bulbi, di cui si attendono i battiti tonanti che facciano crollare le pareti in marmo e le volte in vetro. Come dei Giona postmoderni, si può fare l’esperienza di entrare nel ventre del cetaceo pneumatico, viverne l’atmosfera asciutta e soffusa da luogo al di fuori dello spazio e del tempo, lontano dal mondo, avvolti da una creatura vuota, fatta d’aria e membrane plastiche che potrebbe durare in eterno, se la si volesse lasciar vivere e sempre e comunque, come un magnete, come il Grand Palais che la ospita, turisti, passanti, amanti dell’arte e gli stessi parigini sarebbero attirati dalla potenza visiva del Leviatano, «re su tutte le bestie più superbe.»

dall’11 maggio al 23 giugno 2011
Monumenta 2011 – Anish Kapoor
Grand Palais
Avenue Winston Churchill – 75008 Parigi
Orario: da giovedì a domenica 10-24; lunedì e mercoledì 10-19
Ingresso: intero € 5; ridotto € 2,50
Info:
www.monumenta.com