Robot & Frank: Il futuro è adesso

Frank è nell’età del pensionamento e vive da solo nella sua casa tra i boschi, in un tranquillo villaggio di provincia. Divorziato, i suoi figli si prendono cura di lui come meglio possono – chi, col sacrificio di lunghi viaggi in auto, lo va settimanalmente a trovare e chi lo videochiama spesso dall’altro capo del mondo. Ma Frank non è un pensionato qualunque ed ha una storia da raccontare. Specializzato in rapine di gioielli e beni di alto valore, il protagonista di Robot & Frank ha passato un periodo della sua vita in carcere scontando la sua pena. Dopo aver manifestato i primi segni di demenza senile, la sua malattia è andata ulteriormente peggiorando fino al punto in cui Frank finisce per fare irruzione nella propria casa, con l’intento di rapinarla, ritrovandosi poi a guardarsi attorno con aria confusa davanti alle fotografie di famiglia che lo ritraggono.

Davanti all’impossibilità di vigilare costantemente ed in persona sul proprio padre, il figlio di Frank decide di regalare al protagonista uno dei robot multiuso domestici più elaborati ed in voga del momento. Il robot – che per tutta la durata del film non vede mai nessuno dargli un nome diverso da Robot – si rivela subito molto disponibile e comprensivo dei bisogni di Frank, seppure venga accolto da quest’ultimo con grande scetticismo. Robot è un aiuto impagabile in casa: riassetta, pulisce, fa la spesa, cucina cibi salutari e programma per Frank una serie di attività che lo tengano impegnato e che aiutino la sua memoria a combattere la demenza senile. Frank, dal suo lato, si lascia lentamente sedurre dall’idea di avere un aiutante robotico attorno e impara a fidarsi e lasciarsi guidare dai suoi suggerimenti, compreso quello di iniziare un “progetto”, come un piccolo giardino. Vivendo assieme, non passa molto tempo prima che Frank realizzi che Robot non è solo capace di obbedire a degli ordini ma anche di imparare ad eseguire piccoli lavori manuali, come aprire un lucchetto o una serratura. Da quel momento, Robot & Frank diventa, più che la semplice associazione di umano e compagno robotico, il nome di una vera e propria banda di ladri. Robot vede il suo obiettivo raggiunto nel rinnovato impegno che Frank mostra nel tentativo di perseguire un progetto – che sia illegale, poco importa – e Frank sente di aver riconquistato il brivido di un tempo.

Robot & Frank – diretto da Jake Schreier e scritto da Christopher Ford, entrambi alla loro prima esperienza – è un tenero racconto di fantascienza e, assieme, il racconto di un amaro viaggio verso l’età anziana e la perdita di quanto più caro possa esserci nella vita, il ricordo e la consapevolezza dell’esistenza delle persone che si amano. Ambientato in un futuro più vicino di quel che si possa credere, dove i robot sono normalmente impiegati come aiuto negli ospedali e nelle case di cura nel ruolo di instancabili e pazienti assistenti, il plot è credibile, semplice, senza grandi colpi di scena e incentrato sui temi del rapido sviluppo della robotica e del suo utilizzo nella società civile, sull’importanza degli affetti e della famiglia in particolare, l’amore romantico.

Film realizzato con un budget piuttosto moderato e girato in soli 20 giorni, Robot & Frank non necessita di effetti speciali per commuovere e colpire. Sorprendente la scelta del tema, da parte di due autori così giovani come Schreirer e Ford, che scelgono di raccontare di un delicato periodo della vita, dal punto di vista di chi lo vive in prima persona (Frank) e chi gli sta attorno e cerca di essere di conforto (i suoi figli, la sua ex-moglie, lo stesso Robot). Delicato e toccante, assolutamente consigliato, anche ai non amanti della fantascienza.

Robot & Frank – USA, 2012

di Jake Schreier
con Frank Langella, James Marsden, Susan Sarandon, Liv Tyler, Peter Sarsgaard