Rotta Capitano?…Asia Centrale, Signor Sulu, Velocità Warp 9

Stan Trek è un viaggio nell’Asia centrale post-sovietica e il Medio Oriente: lungo la Via della Seta, attraverso luoghi difficili anche da pronunciare di fila. Provateci voi, senza fermarvi: Kazakistan, Turkmenistan, Uzbekistan, Kirghizistan, Tagikistan. Ma non solo: la provincia del Sinkiang (Cina), Afghanistan, il conteso Kashmir con la Strada del Karakorum, tra le più pericolose al mondo, fino al Pakistan.

Un viaggio esotico semplicemente perché si tratta di luoghi davvero remoti, difficili da raggiungere anche in aereo, difficili da girare, interessanti per un passato importante essendo stati la culla di antiche civiltà, per un presente di corruzione dilagante e crudeli regimi di dittatori che fanno sembrare Saddam Hussein un dilettante in “materia” di repressione e tortura. Se poi consideriamo gli enormi giacimenti di gas naturale e petrolio ancora non sfruttati, forse le ultime importanti risorse energetiche del pianeta, in un futuro non molto lontano questa remota zona della terra diventerà oggetto della prossima partita a Risiko delle grandi potenze mondiali.

Il racconto di Ted Rall è coinvolgente, intenso, vibrante, un racconto denso di informazioni che vanno da cenni storici alla descrizione delle varie etnie delle popolazioni, dall’analisi socio-politica al vissuto delle esperienze di un viaggio che ha un adrenalinico carico di avventura misto al pericolo pari a quelli dei grandi esploratori inglesi di metà secolo XIX nel cuore dell’Africa nera.

Se vi sentite veri “viaggiatori”, rifuggite resort e viaggi cosiddetti “organizzati”, rifiutate con sdegno formule “all inclusive” assimilabili, ammettete come unica guida la “Lonely Planet” sotto braccio e via all’avventura …allora preparatevi ad avere un crollo totale della vostra autostima di “vero viaggiatore”.

La lettura è scorrevole e procede a un ritmo vario: alterna momenti di lucida analisi politica come la “Rivoluzione dei Tulipani” in Kirghizistan a momenti esilaranti come il capitolo ”Manicaretti” sul cibo centro-asiatico; dalla satira attraverso strisce di vignette, una vera e propria graphic novel all’interno del libro, ai consigli pratici di viaggio, tra cui il più importante è come affrontare la temutissima e corrotta militsia, cioè la polizia: in Asia centrale “i poliziotti sono sempre i peggiori delinquenti”. Dalla cronaca delle atrocità commesse dalla militsia, alla denuncia della politica estera americana.

Insegna che il tempo è una risorsa soggettiva e che in Asia Centrale il (tuo) tempo non ha importanza: gli autobus di linea partono quando sono strapieni, arrivano a destinazione secondo le necessità (di contrabbando) dell’autista e i tempi stimati di arrivo vanno sempre considerati in eccesso poiché i posti di blocco sono tanti e la militsia è sempre pronta a trattenervi fino a che non porgete la bustarella di rito. Nonostante tematiche ed episodi che scatenano ansia profonda, non si avverte mai un senso di distacco da parte dell’autore, anzi è chiara una partecipazione intensa e personale, una com-mozione autentica. Un viaggio è veramente tale se “rimane dentro” il viaggiatore, se lascia qualcosa, se arricchisce.

A Ted Rall possiamo appuntare questa coccarda da “vero viaggiatore” perché alla fine è chiaro che l’Asia Centrale, con le sue montagne, le sue vallate, le sue strade ha lasciato il segno, è chiaro che ama questa gente e ha cuore i loro destini. Dobbiamo dargli il merito, inoltre, di essere riuscito a trasmettere queste positive emozioni, sebbene in un contesto tutt’altro che rassicurante e lontanissimo dai nostri standard di vita. Così lontano, così vicino.

Titolo: Stan Trek
Autore: Ted Rall
Editore: Becco Giallo
Dati: 2009, 384 pp.
Prezzo: € 17,00

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