Summer Babes

C’è qualcosa di sommerso che lega alcune ragazze di questi tempi. Sarà la nostalgia per i camicioni degli anni ’90 e il grande successo di Mad Men (trionfo del concetto di vintage) che stanno portando alla luce una certa tendenza nel fare musica. L’essere scazzati e lo-fi, senza pretese, ma allo stesso tempo canticchiare melodie limpidissime, echi di una musica, quella degli anni ’50, in cui la tecnica era roba fondamentale, sembrano essere ingredienti basilari per le ricette di alcune terrible girls. Pensiamo alle Vivian Girls, ma anche alle Dum Dum Girls (da poco uscite con il loro disco d’esordio, I will be, per i tipi di Subpop) e soprattutto alla mia preferita: Bethany Cosentino, in arte Best Coast.
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La bionda californiana ha composto un pugno di canzoni dall’esplicito sapore retrò ma, allo stesso tempo, impregnate di filosofia ’90s, una “Phil Spector” con le chitarre acide per intenderci. Ascoltare questi pezzi ci porta direttamente in estate, ci evoca lunghe mattinate passate in spiaggia a sonnecchiare o a tirare calci a un pallone sul bagnasciuga, a sorseggiare un birra ghiacciata al tramonto con la pelle tirata dalla salsedine e scottata dal sole. E in sottofondo senti proprio queste canzoni, le senti che ti dicono che il bello deve ancora venire, che la serata sta per cominciare e che domani è un altro giorno, un giorno d’estate.

Ma è presto ancora per partire e fantasticare. Per ora ascoltiamoci Best Coast e pregustiamoci il ritorno dell’estate, che arrivi il più presto possibile.

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[audio:http://atlantidezine.altervista.org/wp-content/uploads/2010/04/07-Sun-Was-High-So-Was-I.mp3|titles=Best Coast – Sun Was High (So Was I)] Best Coast – Sun Was High (So Was I)