Storie di psico-oncologia: alla ricerca del senso perduto e della forma completa

Fin dal titolo il volume dichiara il proprio intento senza cercare scappatoie edulcorate: raccontare la malattia e il suo significato, il cancro, la relazione tra medico e paziente. Come si indovina dalle prime battute, non è questa una lettura light da fare sotto l’ombrellone o dentro un canalone di montagna, come da copione estivo. Questo libro è impegnativo ma non drammatico, affatto, anzi è una terapia antidistrazione nonché una terapia preventiva, “acchiappa pensieri” e al contempo “acchiappa fantasmi”

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