Senza letteratura, senza immaginario, restano solo gli avanzi

La premessa a questo saggio di storia e letteratura gastronomica, Il boccone immaginario, edito da Slow Food, è che sia necessario restituire alla cultura fondata sull’analisi scientifica il seme dell’immaginario. “La gastronomia – afferma Alberto Capatti, docente di Storia della cucina – è uno sguardo obliquo, interrogativo, sul piacere e sulla sua estinzione […]”.

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L’odore di chiuso delle ricche stanze di una nobiltà decadente non proviene dalle cucine

Distante per ambientazione, siamo nel 1800, dalla serie dei vecchietti del BarLume (edita sempre da Sellerio), Odore di chiuso conserva l’umorismo insolente e l’ingegnosità dell’intreccio di Marco Malvaldi e presenta un protagonista d’eccezione: Pellegrino Artusi, autore del celebre La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene

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