Alla natura è scappata la mano: ci ha fatto il cervello troppo grosso e Leopardi si è fatto venire il tedio di vivere

Perché siamo infelici lo spiegano in un libro corale cinque tra i maggiori psichiatri e psicoanalisti italiani e un genetista, secondo punti di vista e approdi esistenziali e professionali differenti se non del tutto divergenti (di volta in volta l’approccio è psichiatrico, epistemologico, psicoanalitico, filosofico, genetico, neuropsichiatrico infantile). Ognuno di loro affronta senza rete, da equilibrista appunto, la questione cruciale dell’ontologia umana, l’infelicità, “fondamento dell’architettura psichica dell’uomo”.

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