La guerra infinita
Figliolo, è per te che facciamo questa guerra. John Wayne in Berretti verdi Nel marzo del 2003 George W. Bush
Continua a leggere
guerra
Brevissimo aggiornamento sulla distruzione delle Indie
Quante volte si può conquistare, invadere, depredare un altro popolo? Infinitamente, se si tratta dell’America Latina, il “continente con le vene aperte”; se agli indios, oramai, neghiamo persino la pioggia. L’attrice e regista spagnola Icíar Bollaín propone una riflessione delicata e complessa sul colonialismo, l’idealismo, sul passato e il presente; su come a volte “noi occidentali” partiamo per cambiare il mondo, ma il mondo ci cambia.
Continua a leggerePrima che fosse troppo tardi
Prima che la storia travolgesse tutto; prima che il rancore dettasse legge armata; prima che lo Stari Most diventasse simbolo di distruzione. Solo un attimo prima. Dal regista premio Oscar di No Man’s Land, un nuovo film sulla Bosnia in cui il punto non è chi avesse ragione. Cirkus Columbia di Danis Tanovic.
Continua a leggereDonne in guerra contro la guerra
L’arte, quando si intreccia alla vita per raccontarne le sofferenze e le infelicità, ora sa essere strumento di catarsi, ora diventa mezzo di denuncia, come nel caso delle Donne di terracotta di Marian Heyerdahl, artista norvegese che fa della propria arte un canale per raccontare e condannare i segni inferti dalla guerra, quei dolori che portano in sé i germi del desiderio della rinascita e che si fanno appello di pace. (Milano, Corte Ducale del Castello Sforzesco – fino al 27 Giugno 2010)
Continua a leggere15 novembre 1940: la notte che segnò il destino di Coventry
Edito da Playground il terzo libro di Helen Humphreys, Coventry, che non delude le aspettative di chi aveva amato Cani selvaggi. Un romanzo potente, capace di renderci testimoni inconsapevoli della notte del novembre 1940, quando la cittadina di Coventry fu devastata dal bombardamento della Lutwaffe.
Continua a leggereRaccontare la guerra senza parole
L’uomo che verrà è un film d’altri tempi, figlio del migliore realismo italiano, che non ha bisogno di sensazionalismi, che non condanna e non assolve.
L’uomo che verrà – Italia, 2009
di Giorgio Diritti con Alba Rohrwacher, Maya Sansa
Aranciafilm – 117 min
nelle sale dal 22 gennaio 2010