La Scienza scende in piazza

La scienza in Piazza, manifestazione promossa e organizzata dalla Fondazione Marino Golinelli in collaborazione con il Comune di Bologna, ormai alla sua VI edizione, è uno di quegli eventi che amo attendere ogni anno.
Ero lì quando, per la prima volta nel 2009, il comune si è messo in moto per portare questa mostra interattiva – con percorsi multimediali, spettacoli, proiezioni, incontri e laboratori – dalle vie dei piccoli centri della provincia al cuore pulsante di Bologna: Piazza Maggiore.

Correva l’anno internazionale dell’astronomia e, per l’occasione, erano stati allestiti un planetario in piazza, percorsi fotografici che si snodavano tra le viuzze del centro storico, modellini in scala dei pianeti all’ombra dei cortili dei palazzi d’epoca. In molti stand, ricercatori e studenti erano pronti a spiegare, con piccoli esperimenti e molta pazienza, alcune leggi base della fisica e dell’astronomia. Come simbolo della propria partecipazione all’evento, ogni negozio della zona adicente la chiesa di San Petronio esponeva in vetrina una suggestiva e colorata immagine astronomica.
Insomma, la scienza era davvero nell’aria; la si poteva respirare anche andando a fare shopping. La piazza era il solito punto di ritrovo, ma rivisitato in chiave didattica e trasformato in un enorme laboratorio. Personalmente, lo trovavo irresistibile. Ma non era l’astronomia l’unica protagonista. Proprio ai piedi di Palazzo Re Enzo era stato allestito un grande spazio dedicato a vari rami della biologia. Lì era possibile osservare al microscopio delle cellule, ascoltare le spiegazioni degli esperti ed estrarre il proprio DNA utilizzando provette, particolari soluzioni e… la propria saliva. Ad esperimento finito, si poteva portare il tutto a casa, per ricordo.

Per l’edizione 2011 – dal 3 al 13 Febbraio – la manifestazione si è straformata in Arte e scienza in piazza, con il promettente slogan “Una nuova esperienza di conoscenza”. Il tema di quest’anno è infatti il connubio arte-scienza, viste entrambe come espressioni complementari della creatività umana. È quindi possibile una collaborazione positiva tra la parte destra e sinistra del nostro cervello?
L’aperto conflitto con la tecnologia, che a quanto pare è avvertito non soltanto dalle vecchie generazioni, nasce dall’incapacità di instaurare un rapporto sereno con ciò che ci permette materialmente di comunicare, progettare, produrre.  La mostra Happy teach. Macchine dal volto umano esplora proprio l’affascinante e controverso rapporto uomo-macchina, tema centrale della VI edizione, alla scoperta dei lati positivi di questa fruttuosa collaborazione.

In una delle sale del Palazzo Re Enzo è presente una mostra dedicata all’evoluzione del 3D, assieme all’ “angolo dell’astronautica” dove è possibile fare un tour virtuale della Stazione Spaziale Internazionale, un viaggio nel Sistema Solare (alla velocità della luce, ovviamente), pesarsi sui vari pianeti grazie ad una “bilancia cosmica” ed indossare dei prototipi di tute spaziali.
In uno spazio espositivo adiacente, la mostra a cura del Dipartimento di Scienze della Terra e Geologico Ambientali sui cristalli giganti naturali: come nascono, quanto è facile distruggerli, idee su come preservarli.
Infine, presso il Palazzo d’Accursio (sempre in Piazza Maggiore) trova spazio la mostra “Estremo, le macchine della conoscenza”, a cura dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, sui dispositivi che ci hanno permesso di compiere passi da gigante nel campo dell’astrofisica, della medicina, della datazione delle opere d’arte.
Nello “Science Center” è possibile, per tutta la durata dell’evento, partecipare ad alcuni esperimenti legati ai temi toccati dalle mostre.
Non mancano nemmeno quest’anno gli incontri con studiosi e ricercatori: “I dialoghi di arte e scienza”, a cui sono invitati importanti esperti, sono aperti a tutti i visitatori della mostra e sono anch’essi incentrati sul tema uomo-macchina, mentre nelle “Agorà” i ricercatori dell’Università di Bologna incontrano il pubblico per parlare in tono più informale delle loro ricerche.
Non dimentichiamo che è presente uno spazio completamente dedicato ai più piccoli (il “Children Center”, per bambini dai 2 ai 13 anni), che possono sentirsi i protagonisti dell’evento grazie ad una serie di esperimenti e giochi appositamente studiati per solleticare l’interesse scientifico e il senso artistico. All’interno potrete trovarvi il Baby planetario, i laboratori di robotica, di cucina creativa e tanto altro ancora.

Una serie di attività ed esperimenti ci guidano quindi alla scoperta (o ri-scoperta) del piacere di fare arte e scienza, anche con le proprie mani. Adatta a tutti i tipi di visitatori, la manifestazione è capace di suscitare interesse tanto in un pubblico adulto quanto nei bambini.

Personalmente, avrei preferito ritrovare la stessa atmosfera di due anni fa, con la piazza gremita di gente, le file agli stand e le fotografie lungo le strade pedonali, piuttosto che un percorso completamente al chiuso, seppur nel meraviglioso e labirintico Palazzo Re Enzo.
L’unica vera pecca di Arte e Scienza in piazza è l’impossibilità di condurre gli esperimenti più complessi – quelli che necessitano dell’assistenza dei ricercatori – in giorni diversi da sabato e domenica, poiché queste attività sono riservate alle scolaresche, che hanno ovviamente aderito in massa occupando tutto il foglio delle prenotazioni. Le mostre rimangono però interattive sotto molti aspetti, grazie alla presenza di pannelli, rivelatori di movimento e altri tipi di sensori.

Esperienza consigliata? Assolutamente sì, soprattutto per il carattere multidisciplinare della manifestazione, per la quantità di temi trattati a partire da quello centrale uomo-macchina e per la possibilità di scegliere tra starsene seduti ad ascoltare un acceso dibattito, visitare mostre interattive e destreggiarsi in interessanti esperimenti scientifici, tutto nell’ambito dello stesso grande evento.


A Bologna dal 3 al 13 Febbraio, Piazza Maggiore e immediate vicinanze.
Attività come gli incontri con gli studiosi e gli spettacoli sono gratuite, fino ad esaurimento posti.
Per tutte le altre attività e i laboratori:

Biglietteria c/o Palazzo Re Enzo
6 euro biglietto giornaliero adulti (18-64 anni)
4 euro biglietto giornaliero studenti universitari
3 euro biglietto giornaliero scontato (3-18 anni, over 65)
Ingresso gratuito per bambini al di sotto dei 3 anni
10 eUro abbonamento valido per tutta la durata della manifestazione

INFO POINT, SEGRETERIA ORGANIZZATIVA E PRENOTAZIONI
Presso START-Laboratorio di Culture Creative, Piazza Re Enzo, accesso dal Voltone del Podestà
dal lun al ven: 9.00-13.00 e 15.00-19.00
sab e dom: 10.00-13.00 e 14.00-19.00
tel. 051.6489877; 051.19936110
lascienzainpiazza@golinellifondazione.org