Se continui così, ragazzo mio, non arriverai da nessuna parte

La chitarra va bene, John, ma non ti darà certo di che vivere.

Per il trentesimo anniversario della morte di John Lennon sono fioccate ovunque nel mondo manifestazioni, iniziative e tributi. Non poteva mancare, naturalmente, un film dedicato all’uomo che è diventata una vera e propria icona della società contemporanea.
A pensarci è stata la video artista britannica Sam Taylor-Wood che con Nowhere boy si cimenta per la prima volta con il lungometraggio cinematografico.
Il film è tratto, un po’ elasticamente, dal libro Imagine This: growing up with my brother John Lennon, scritto da Julia Baird, sorellastra di John. L’impegnativo onere di prestare il volto a un personaggio così noto e venerato è toccato ad Aaron Johnson, giovane attore di cui certo sentiremo molto parlare in futuro (e non solo per il suo chiacchieratissimo matrimonio proprio con Sam Taylor-Wood).

La pellicola di Taylor-Wood si concentra su un periodo piuttosto circoscritto della vita del giovane Lennon, ovvero il suo diciassettesimo anno di vita. Ben lontano dal look freak e dal ruolo di alfiere del pacifismo che contraddistingueranno i suoi ultimi anni, l’adolescente Lennon è un ribelle arrabbiato che non perde occasione per attirare l’attenzione su di sé e sul suo voluminoso ciuffo. Quello è anche il periodo in cui il carismatico John riunisce attorno a sé un primo gruppo musicale, i Quarrymen, a cui presto si unisce il più romantico Paul McCarthney dando il via ad un sodalizio artistico tra i più fortunati della storia della musica. Ma, nel film, la preistoria dei Beatles rimane sullo sfondo e l’autrice preferisce concentrarsi sulla vita affettiva ed emotiva di questo ragazzo sperduto. Tra flash back e scene chiarificatrici, lo spettatore scopre l’infanzia turbolenta di John, i cui genitori divorziarono quando lui aveva solo quattro anni, affidando il bambino ad una coppia di zii. Mimì (Kristin Scott Thomas), sorella della madre, è una donna rigida e controllata che ama profondamente il suo figlio-nipote scapestrato e cerca, senza successo, di portarlo sulla «buona strada». John trascorre con lei l’infanzia e l’adolescenza, senza ricevere notizie di Julia, la sua vera madre che, nel frattempo, si è risposata. Ma quando John scopre che Julia vive a soli pochi isolati di distanza insieme alla nuova famiglia, la casa di sua madre diviene per il ragazzo una calamita irresistibile.

Julia è molto diversa da Mimi: giovanile, sensuale, appassionata di rock’n’roll e spaventosamente fragile. John la cerca con la tenerezza e la passionalità di un innamorato, risvegliando i conflitti mai sopiti tra le due sorelle e la gelosia del marito di Julia.
Sembra, dal racconto di Taylor-Wood, che John abbia deciso di diventare un musicista solo per piacere di più a sua madre e forse è vero. Il ragazzo ribelle con i capelli alla Elvis e lo slang di un camionista cerca disperatamente un’identità e un’appartenenza che sembrano sfuggirgli continuamente.
Solo quando suona la felicità sembra farsi un po’ più vicina.

Purtroppo sarà il destino a semplificare radicalmente i dilemmi di John creando, per ammissione dell’artista stesso, una ferita da cui non si sentirà mai completamente guarito.
Se siete dei fan scatenati dei Beatles e di John Lennon in particolare sarete attratti e incuriositi da questo film. Forse vorrete confrontare ciò che sapete già sul vostro idolo con quello che questa storia racconta. Perché, ammettiamolo, i fan a volte sono piuttosto pettegoli e, non contenti di conoscere l’opera, vogliono conoscere quanto più è possibile anche l’artista.

Ma al di là dell’appagamento di questa curiosità un po’ indiscreta e dell’indiscussa prestanza fisica del protagonista, questo film non offre molto altro.
La storia è praticamente assente e ruota interamente intorno al rapporto tra John e le sue due madri, presentate, tra l’altro, come due caratteri opposti e ugualmente privi di sfaccettature. Manca una vera introspezione, mancano dei buoni dialoghi, manca una struttura narrativa convincente.
E se non sapessimo che quel ragazzino con gli occhi azzurri è proprio John Lennon, avremmo perso interesse nei suoi melodrammi familiari dopo circa quindici minuti.


Nowhere boy, GB/CND 2009
di Sam Taylor-Wood
con Aaron Johnson, Kristin Scott Thomas, David Therlfall
01 Distribution – 98 min.

nelle sale dal 3 Dicembre 2010

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