Uno al giorno. Il corto di Greenpeace imbarazza Enel che reagisce denunciandone gli autori

11_openspace_enel

La notizia è questa: lo scorso autunno il regista Mimmo Caloporesti ha realizzato per Greenpeace, sulla sceneggiatura di Manredi Giffone, il cortometraggio Uno al giorno (che potete vedere qui sotto) che “denuncia i danni causati al Paese dal carbone impiegato da Enel nella produzione di energia elettrica.” Il cast è fomrato da Alessandro Haber, Paolo Briguglia, Pino Quartullo e Sandra Ceccarelli mentre la musica è dei Subsonica. Un’operazione importante e decisa per fare luce sui dati ottenuti da uno studio commissionato da Greenpeace secondo il quale “i fumi delle centrali a carbone di Enel causano nel nostro Paese una morte prematura al giorno e circa 1,8 miliardi di euro di danni l’anno.” Accuse giudicate legittime la scorsa estate dalla magistratura che ha rigettato il ricorso di Enel.

Due giorni fa, il 29 maggio, Greenpeace ha inviato una copia del cortometraggio a tutti i membri del parlamento per informare le istituzioni sulla situazione visto che l’Enel, ha sporto denuncia contro ignoti e gli autori del cortometraggio (il regista Mimmo Calopresti e lo sceneggiatore Manfredi Giffone) sono finiti sotto indagine. Questo il comunicato di Greenpeace.

capture-20130531-162842

Riteniamo che la ritorsione di Enel, peraltro azienda di interesse pubblico, nei confronti di un prodotto culturale con l’obiettivo di intimidire e, in ultima istanza, censurare e reprimere le critiche contro il suo operato, sia un gesto orribile e indegno. Da pare nostra esprimiamo il massimo sostegno a Calopresti, Giffone e Greenpeace.