Se tu fossi qui con me tutto andrebbe bene

Ragazzo di zucchero è una raccolta di racconti tenuti insieme da un filo conduttore molto chiaro: la difficoltà, ma anche e soprattutto la necessità, di trovare un canale di comunicazione con gli altri e di rapportarsi a sé stessi, per quanto doloroso possa rivelarsi.

If You Were With Me Everything Would Be All Right: questo il titolo della raccolta in inglese grazie alla quale Ken Harvey si è aggiudicato il prestigioso premio “Violet Quill Award”, e la traduzione rende benissimo quella che è l’idea alla base di tutta la narrazione: Se tu fossi qui con me tutto andrebbe bene.
In ognuna di queste novelle è infatti lampante il desiderio dei protagonisti di avere un rapporto esclusivo e quanto più possibile vero con l’altro, che sia un amico, un amante o che si tratti dei propri genitori. Desiderio che diventa un percorso di crescita attraverso la difficoltà di trovarsi a condividere questa ricerca con persone che non sempre ricambiano con la stessa intensità, molto più di frequente lasciano nell’incomprensione e con la netta sensazione di aver perso la capacità di amare.

Ma, per quanto a volte possa rivelarsi scomodo, l’amore può riuscire in qualunque cosa, persino a guarire i dolori e i problemi trascinati dall’infanzia, dalla giovinezza.

I racconti di questa raccolta sono undici, ma il primo introduce ai temi e fa da battistrada a tutti gli altri. Rovesciando le mucche è percorso da una vena di tristezza assoluta, poetica. Il ragazzo protagonista vive il ruolo scomodo, e invertito, di colui che si prende cura del proprio genitore, invece di riceverne le attenzioni. Una narrazione completa di stile e originalità alla quale, per quanto alcuni passaggi possano essere crudi e iperrealistici, si aggiunge la sensazione che una via d’uscita possa esserci, sempre, per quanto essa possa essere più o meno evidente e per quanto possa essere dolorosa e abbia il sapore della fine.

Una serie di ritratti impietosi e crudi: nessun protagonista trova rifugio tra queste pagine, non c’è verso di nascondersi e nemmeno cercano di farlo, tutt’altro.
La crudeltà della società, l’indifferenza sembrano regnare sovrane ma la sensazione che qualcosa di sano in questa società marcescente ci possa essere si insinua tra ragazzini fin troppo decisi, anziani eccentrici e pittoreschi, madri combattute tra perbenismo e tensione affettiva.

Lo stile asciutto e senza fronzoli della traduzione italiana di Carlotta Scarlata ben rispecchia l’originale scrittura di Harvey.

Quasi tutti i protagonisti di questi racconti sono gay ma la loro situazione è ben più consueta delle spesso eccentriche, surreali o problematiche circostanze in cui si ritrovano. Ogni racconto è un rito di passaggio: un momento di crescita, di consapevolezza, fa da radice e dona linfa alle storie, ognuna compiuta, ognuna completa.

Titolo: Ragazzo di zucchero
Autore: Ken Harvey
Editore: Playground
Dati: 2010, 176 pp., 13,00 Euro

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