A year in music – Il nostro 2012 in 20 dischi

5. Mount Eerie – Clear Moon/Ocean Roar. Addirittura due dischi per l’ex Microphones entrambi, come al solito, di magistrale fattura. Folk naturistico e lo-fi per uno dei migliori autori in circolazione.

4. Woods – Bend Beyond. A ‘sto giro i Woods hanno deciso di fare le cose con più calma e virare più verso il pop. Risultato: il loro disco più bello. Da non perdere.

3. Chromatics – Kill For Love. La creatura di Adam Miller alla sua consacrazione: 16 canzoni, quasi 80 minuti di musica  e non un-minuto-uno di noia o di sospensione dell’incredulità. Un disco-mondo da scoprire pezzo dopo pezzo. Chef d’oeuvre.

2. Grizzly Bear – Shields. Mi sbilancio? Ed Droste e Daniel Rossen sono i Paul McCartney e John Lennon del qui e ora. Se non ci credete ascoltate il disco. Una coralità come questa, dove la trovate?

1. Spiritualized – Sweet Heart Sweet Light. In questo disco ci sono la canzone più bella dell’anno, Hey Jane, e la seconda canzone più bella dell’anno, So Long You Pretty Thing. Il resto è a livello. Signore e signori eccovi il disco dell’anno.