L’uomo che verrà è un film d’altri tempi, figlio del migliore realismo italiano, che non ha bisogno di sensazionalismi, che non condanna e non assolve.
L’uomo che verrà – Italia, 2009
di Giorgio Diritti con Alba Rohrwacher, Maya Sansa
Aranciafilm – 117 min
nelle sale dal 22 gennaio 2010
“Il giorno delle donne” di Gyula Krúdy, autore di “La gioventù di Sinbad”, finalmente edito in italiano da Cavallo di ferro.
Continua a leggereAlda Merini era nata, per citare un suo verso, “il ventuno a primavera”, la primavera del 1931.
Continua a leggereIntervista a Renata Pepicelli, autrice di Femminismo islamico. Corano, Diritti, Riforme edito da Carocci (2010).
Le femministe islamiche cercano di togliere il velo alla storia, mettendone a nudo i veri lineamenti.
Stan Trek, un racconto coinvolgente, intenso, vibrante. Un viaggio lungo la via della seta, un reportage di Ted Rall edito da Becco Giallo nel 2009.
Continua a leggereUn interessante road movie ambientato tra le nevi e i ghiacci scandinavi.
Nord (North) – Norvegia, 2009
di Rune Denstad Langlo con Anders Baasmo Christiansen
78 min.
nelle sale dal 26 febbraio 2010
Continua a leggereEsiste una relazione tra etica, comunicazione e fotografia e il “Festival della fotografia etica” di Lodi è portavoce di questa idea; iniziativa unica nel suo genere. Un festival fotografia che non è solo da guardare, ma anche da leggere e da ascoltare; una fotografia che è storia perché non presenta solo il soggetto, ma racconta l’intera realtà di cui esso fa parte.
Continua a leggereUna curiosa autobiografia culinaria, un libro di ricette familiari, una raccolta di racconti raffinati. “Il croccante di pinoli” Di Antonella Ottai edito da Sellerio.
Continua a leggere“La principessa di ghiaccio”. Un giallo da leggere tutto d’un fiato. Una storia che coinvolge, rapisce. Un intenso affresco della Svezia contemporanea.
Continua a leggere“A separarmi da pastori, contadine e bambini non ci sarebbero stati né bastoni da passeggio in alluminio ultraleggero né scarpe da ginnastica ipertecnologiche: avrei calzato dei normalissimi scarponi portando con me una katsouna, il bastone da passeggio in legno di fico bianco regalatomi a suo tempo dagli amici incontrati nel villaggio di Kritsá”
Continua a leggereApri un sito e guadagna con Altervista - Disclaimer - Segnala abuso - Privacy Policy - Personalizza tracciamento pubblicitario